K metro 0 – Londra – Manifestazioni anti-immigrazione e contro il razzismo si sono svolte sabato in diverse città del Regno Unito, con la polizia costretta a intervenire per separare i due schieramenti. A Horley, nel Surrey, circa 200 manifestanti anti-immigrazione, molti avvolti in bandiere inglesi, sono stati tenuti a distanza da circa 50 attivisti
K metro 0 – Londra – Manifestazioni anti-immigrazione e contro il razzismo si sono svolte sabato in diverse città del Regno Unito, con la polizia costretta a intervenire per separare i due schieramenti.
A Horley, nel Surrey, circa 200 manifestanti anti-immigrazione, molti avvolti in bandiere inglesi, sono stati tenuti a distanza da circa 50 attivisti di *Stand Up to Racism*. Scontri tra dimostranti e agenti si sono verificati anche a Bristol, dove la polizia a cavallo ha separato i gruppi radunati nel Castle Park. Le manifestazioni si sono svolte in Inghilterra, Scozia e Galles, toccando città come Bristol, Exeter, Tamworth, Cannock, Aberdeen, Mold, Perth, Nuneaton, Liverpool, Wakefield, Newcastle e Canary Wharf. A Liverpool è stato emesso un ordine di dispersione per contenere le tensioni.
I manifestanti anti-immigrazione hanno scandito slogan contro il sistema di asilo e in sostegno dell’attivista di estrema destra Tommy Robinson. A Perth hanno esposto cartelli come “Perth è piena, svuotate gli hotel”. Dal canto loro, gli attivisti antirazzisti hanno risposto con cori come “I rifugiati sono benvenuti qui”. Le proteste avvengono in un clima di crescente tensione sull’uso degli hotel per ospitare richiedenti asilo.
Nel caso del Bell Hotel di Epping, nell’Essex, l’High Court ha concesso un’ingiunzione provvisoria per impedirne l’utilizzo dopo le polemiche seguite all’accusa di aggressione sessuale mossa contro un migrante ospitato nella struttura, accusa che l’uomo respinge.
Il leader del partito populista di destra Reform Uk, Nigel Farage, presenterà martedì la sua proposta per l’espulsione di massa di migranti arrivati illegalmente nel Regno Unito. In un’intervista al quotidiano “The Times”, il politico di Reform UK ha affermato che il Paese affronta una “crisi enorme” e che “c’è solo un modo per impedire alle persone di entrare: trattenerle ed espellerle”. Lo riferisce Nova
Il piano, denominato “Operazione Restoring Justice”, prevede l’uscita dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo (Cedu), la sospensione di altri accordi internazionali e l’introduzione di una Carta dei diritti britannica. “La libertà di fare tutto, a meno che non ci sia una legge che lo vieti. L’opposto è il concetto di diritti umani, che sono dati dallo Stato”, ha spiegato Farage. Secondo il leader di Reform Uk, i richiedenti asilo saranno arrestati all’arrivo e trattenuti in basi militari dismesse, in centri prefabbricati da 24 mila posti. “Non hanno diritto a chiedere asilo. Sarebbero arrestati e detenuti. Verrebbero rinchiusi in basi militari dismesse”, ha affermato Farage, aggiungendo che le espulsioni avverranno “entro trenta giorni”.