K metro 0 – Londra – Trattenuti i primi migranti nell’ambito del nuovo accordo tra Regno Unito e Francia, che prevede l’espulsione immediata di chi arriva irregolarmente attraverso la Manica. Il patto funziona così: per ogni migrante respinto e rispedito in Francia, Londra si impegna ad accogliere un richiedente asilo che non ha mai tentato
K metro 0 – Londra – Trattenuti i primi migranti nell’ambito del nuovo accordo tra Regno Unito e Francia, che prevede l’espulsione immediata di chi arriva irregolarmente attraverso la Manica. Il patto funziona così: per ogni migrante respinto e rispedito in Francia, Londra si impegna ad accogliere un richiedente asilo che non ha mai tentato la traversata e che supera i controlli di sicurezza.
Mercoledì 6 agosto, giorno di partenza ufficiale del progetto pilota, le telecamere hanno ripreso l’arrivo dei primi migranti a Dover: giubbotti di salvataggio, sguardi stanchi, barche della Border Force. Ma da ora le cose cambiano: secondo la ministra dell’Interno britannica Yvette Cooper, chi entra illegalmente sarà detenuto e poi rimpatriato.
“Stanno già avvenendo i trasferimenti nei centri di espulsione,” ha detto Cooper alla stampa. “Non forniremo dettagli operativi che potrebbero finire in mano ai trafficanti. Ma chi arriva d’ora in poi potrà essere trattenuto e rispedito indietro, senza eccezioni”.
Il progetto durerà 11 mesi e mira, almeno sulla carta, a essere più rapido del passato: entro tre giorni dal loro arrivo, i migranti irregolari dovrebbero ricevere una notifica di rimpatrio. Le autorità francesi avranno poi 14 giorni per accettare il ritorno. In cambio, un migrante considerato “idoneo” potrà entrare legalmente nel Regno Unito.
Per candidarsi, sarà sufficiente compilare una richiesta online. Ma chi viene ammesso non potrà lavorare, ricevere sussidi o iscriversi a corsi di studio, almeno fino alla decisione finale sull’asilo.
Secondo quanto riportato dalla BBC, il governo britannico stima che all’inizio circa 50 migranti a settimana verranno trasferiti da una parte e dall’altra della Manica, anche se non esiste ancora una conferma ufficiale dei numeri.
Oltre 25mila arrivi nel 2025
Da gennaio al 30 luglio di quest’anno, sono oltre 25.000 le persone che hanno attraversato la Manica a bordo di piccole imbarcazioni. Un numero in crescita del 49% rispetto allo stesso periodo del 2024.
E mentre Londra prova a mostrare i muscoli, l’opposizione conservatrice boccia il piano. Secondo Chris Philp, ministro ombra degli Interni, i laburisti hanno fatto un errore “sciocco” nel cancellare l’accordo con il Ruanda, fortemente voluto dal governo precedente. “Abbiamo il peggior anno di sempre. Questo è diventato un liberi tutti,” ha detto alla BBC Breakfast.
Le critiche: “Non basta”
Non mancano le voci critiche nemmeno tra le organizzazioni per i diritti umani. Per Asylum Matters, il problema va risolto a monte: “L’unico modo per evitare queste traversate pericolose è creare canali sicuri e legali per chiedere protezione,” ha dichiarato l’ONG.
Nel frattempo, l’Home Office lancerà una campagna informativa nel nord della Francia per avvisare i migranti del nuovo piano. L’obiettivo è chiaro: scoraggiare le partenze ancora prima che avvengano.
Ma i numeri, intanto, parlano chiaro: dal 2018 a oggi, sono stati rimpatriati appena 4.995 migranti arrivati nel Regno Unito via mare – appena il 3% del totale.
Chi sono i migranti della Manica
Secondo i dati ufficiali, la maggior parte dei migranti arriva da Afghanistan, Siria, Iran, Vietnam ed Eritrea. Queste cinque nazionalità rappresentano il 61% di tutti gli arrivi. Solo nel 2024, quasi un terzo delle 108.000 domande d’asilo nel Regno Unito è arrivato da chi ha attraversato la Manica su una barca.
Le vittime del viaggio
Il prezzo da pagare è alto. L’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) stima che almeno 82 persone siano morte nel 2024 cercando di raggiungere il Regno Unito, rendendolo l’anno più tragico mai registrato su questa rotta. Nel 2025, fino a fine giugno, le vittime accertate sono state 18. Dal 2018 a oggi, il numero totale di morti è arrivato a 247.
Il Consiglio per i Rifugiati ha avvertito che le traversate stanno diventando sempre più pericolose: imbarcazioni sovraffollate, materiali scadenti, mare aperto.
Il confronto con l’Europa
Nel resto d’Europa, la situazione non è molto diversa. Nel 2024, oltre 180.000 migranti sono arrivati via mare nel continente, con l’Italia in testa per numero di sbarchi. Seguono Grecia e Spagna. E anche le richieste d’asilo restano alte: nell’anno chiuso a settembre 2024, oltre 1,1 milioni di persone hanno chiesto protezione internazionale nell’Unione Europea. La Germania ha ricevuto il numero più alto di domande (quasi 295.000), seguita da Francia, Italia e Spagna.
di Sandro Doria