Gerusalemme: si inaugura una  mostra sulla strage del 7 ottobre 2023

Gerusalemme: si inaugura una  mostra sulla strage del 7 ottobre 2023

K metro 0 – Gerusalemme – Un lavoro emotivamente sconvolgente, quello svolto da un’équipe di archeologi dell’Autorità israeliana per le antichità (IAA Israel Antiquities Authority) alla ricerca di resti umani in un insediamento vicino a Gaza.  Resti umani non di antichi, ma delle persone scomparse dopo l’attacco di Hamas a Israele il 7 ottobre 2023,

K metro 0 – Gerusalemme – Un lavoro emotivamente sconvolgente, quello svolto da un’équipe di archeologi dell’Autorità israeliana per le antichità (IAA Israel Antiquities Authority) alla ricerca di resti umani in un insediamento vicino a Gaza.  Resti umani non di antichi, ma delle persone scomparse dopo l’attacco di Hamas a Israele il 7 ottobre 2023, bruciate così gravemente da non poter essere riconosciute con le consuete tecniche forensi.

Un’inquietante archeologia del presente, non già di epoche antiche. Tra le atrocità commesse dai terroristi di Hamas il 7 ottobre ci sono stati gli incendi dolosi che hanno bruciato vive persone nelle loro case, in altri edifici e nascoste sotto le auto.

Complessivamente 1.200 persone sono morte e circa 100 sono state dichiarate disperse. Il loro destino è sconosciuto: catturate o uccise e bruciate. Alcune case e auto erano carbonizzate così gravemente che i soldati che setacciavano le rovine non riuscivano a stabilire se qualcuno fosse stato all’interno. A volte si potevano vedere delle ossa, ma erano troppo degradate dal fuoco per poter stabilire facilmente se fossero umane o animali. Il DNA non può essere estratto dalle ossa bruciate.

“Abbiamo a che fare con morte e distruzione nei siti antichi e nelle grotte funerarie” ma lì “i morti non avevano volto né nome. La differenza è che si sa chi è la persona” che vedi sui giornali “e la cui madre parla con la stampa”  ha detto al giornale israeliano “Haaretz”, uno degli archeologi reclutati il 22 ottobre, poco dopo la strage, dalle autorità militari che hanno contattato l’IAA.

La mattina successiva, racconta Ruth Schuster, Senior Editor for archaeology and science (“Haaretz” English Edition) le squadre archeologiche erano sul campo, lavorando sotto il fuoco dei razzi provenienti da Gaza, alla ricerca di resti umani tra le rovine ancora fumanti degli insediamenti israeliani vicino al confine, lungo le strade, nelle auto bruciate e nell’area del Nova Festival, dove morirono quasi 400 persone.

In totale, una ventina di archeologi che hanno partecipato all’iniziativa volontaria guidata dal vicedirettore dell’IAA Moshe Ajami e da Ayelet Dayan, e hanno localizzato i resti di 16 persone scomparse, che sono state successivamente identificate dalle autorità forensi.

In alcuni casi, gli archeologi hanno contribuito a localizzare i corpi attraverso i reperti. Ad esempio, il ritrovamento di un pendente ha  indicato il luogo in cui è stata assassinata, nel corso del Festival Supernova, Shani Gabay (25 anni) sepolta erroneamente con un’altra vittima (come aveva poi rivelato sua sorella Aviel) inducendo la famiglia per settimane a credere che fosse stata rapita da Hamas (vedi  Michael Bachner, “The Times of Israel”, 23 dicembre 2023).

Accurati modelli 3D dei siti di distruzione sono stati creati grazie a una meticolosa documentazione da parte degli archeologi, utilizzando tecniche originariamente concepite per documentare e presentare grandi siti archeologici antichi.

“Come Autorità Israeliana per le Antichità, è nostro dovere preservare, documentare e garantire la sopravvivenza della memoria degli episodi più difficili della nostra storia, dai quali dobbiamo crescere e imparare” ha detto il direttore dell’IAA Eli Escusido.

L’indagine archeologica dell’IAA è esposta nella mostra “Risorgere dalle ceneri” di   Alejandro Weinstein Crenovich presso il Centro Archeologico Nazionale di Israele a Gerusalemme, di fronte al Museo di Israele.  Visitare la mostra è un viaggio emozionante e riflessivo e non è destinato ai bambini, avverte “Haaretz”. Il tour è aperto solo a gruppi, non a singoli individui, a partire dal 6 agosto. La registrazione per il tour può essere effettuata tramite il sito web dell’IAA.   

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