La guerra dei droni, reti da pesca contro attacchi russi

La guerra dei droni, reti da pesca contro attacchi russi

K metro 0 – Kiev – Reti da pesca contro i droni russi. Le ultime vie di rifornimento verso alcune delle città dell’Ucraina assediate lungo la linea del fronte orientale dipendono sempre più dall’utilizzo di quest”arma’ per difendere i soldati in transito dai droni russi. Lo racconta la Cnn, che ha diffuso foto delle reti

K metro 0 – Kiev – Reti da pesca contro i droni russi. Le ultime vie di rifornimento verso alcune delle città dell’Ucraina assediate lungo la linea del fronte orientale dipendono sempre più dall’utilizzo di quest”arma’ per difendere i soldati in transito dai droni russi. Lo racconta la Cnn, che ha diffuso foto delle reti stese tra i pali lungo la strada, spiegando che gli ordigni russi, diventati elemento ricorrente nella guerra tra Russia e Ucraina, rimangono impigliati nella trama resistente.

Il reportage arriva da Kostiantynivka, “una delle tre città in prima linea dove le forze ucraine rischiano sempre più di essere accerchiate da un’offensiva estiva russa, che sta rapidamente trasformando piccoli progressi in un vantaggio strategico”.

La tv russa ha mandato in onda un documentario sul sito di produzione che sforna droni Shahed. E’ estremamente avanzato e in continua espansione. Già ora impiega la forza lavoro di giovani studenti non ancora maggiorenni. Un’indagine della CNN rivela la costruzione di oltre 100 nuovi edifici dormitorio che potranno ospitare fino a 40mila lavoratori

Intanto, secondo quanto riferisce il Comando dell’Aeronautica Militare delle Forze Armate dell’Ucraina – riporta l’agenzia UNIAN – droni e missili sono stati lanciati in varie regioni, tra cui Kiev, Poltava, Sumy, Kharkiv, Chernihiv, Donetsk, Dnipropetrovsk, Zaporizhzhia e Kirovohrad. È stato diramato un allarme aereo e gli abitanti sono invitati a mettersi al riparo nei rifugi.

La notte scorsa, almeno 25 civili erano  stati uccisi e più di 70 feriti in una serie di attacchi russi. Tra le vittime anche quindici detenuti di una colonia penale nella regione meridionale di Zaporizhia. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha denunciato l’attacco a una prigione definendolo “deliberato e intenzionale”. Tuttavia, il Cremlino ha negato, tramite il suo portavoce Dmitrij Peskov, di aver preso di mira “obiettivi civili”, affermando che l’esercito russo ha effettuato bombardamenti solo “su infrastrutture militari o a esse collegate”. 

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