MWL, Al-Issa a Kabul: “Serve unità tra i musulmani”

MWL, Al-Issa a Kabul: “Serve unità tra i musulmani”

K metro 0 – Kabul – Un incontro dal forte valore simbolico e politico quello svoltosi a metà luglio a Kabul tra il Primo Ministro dell’Afghanistan, Al-Haj Mullah Mohammad Hassan Akhund, e il Segretario Generale della Lega Musulmana Mondiale (MWL), Sheikh Dr. Mohammed bin Abdulkarim Al-Issa, arrivato nella capitale afghana con una delegazione di alto

K metro 0 – Kabul – Un incontro dal forte valore simbolico e politico quello svoltosi a metà luglio a Kabul tra il Primo Ministro dell’Afghanistan, Al-Haj Mullah Mohammad Hassan Akhund, e il Segretario Generale della Lega Musulmana Mondiale (MWL), Sheikh Dr. Mohammed bin Abdulkarim Al-Issa, arrivato nella capitale afghana con una delegazione di alto livello.

Nel palazzo presidenziale di Gulkhana, tra i tappeti solenni e la sicurezza stretta, si è parlato apertamente del ruolo che l’Afghanistan può giocare nel mondo islamico, delle ferite ancora aperte delle guerre, in particolare in Medio Oriente e del bisogno di coesione tra i popoli musulmani.

Insieme al premier erano presenti anche il ministro degli Esteri ad interim, Mawlawi Amir Khan Muttaqi, e il capo di gabinetto, Mullah Abdul Wasi.

Il premier ha dato il benvenuto agli ospiti sauditi con parole di apertura e riconoscenza: “Speriamo che questa visita possa essere l’inizio di un dialogo più stretto e costruttivo tra di noi e la nostra Ummah”.

Lo sceicco Al-Issa non ha nascosto la sua emozione: “L’Afghanistan occupa un posto speciale nei cuori di tanti musulmani. La vostra storia, la vostra dignità, la forza dei vostri studiosi sono conosciute e apprezzate. Non siete soli”.

Il Segretario Generale della Lega Musulmana Mondiale ha insistito più volte sull’importanza dell’unità tra i musulmani e sul ruolo degli ulema: “La vostra voce spirituale può arrivare dove i governi spesso non riescono. Serve chiarezza e coraggio, soprattutto oggi”.

Akhund ha ricordato il sostegno saudita durante la guerra contro l’Unione Sovietica e ha ringraziato la monarchia per aver offerto allora – e oggi – un appoggio concreto. Ha poi parlato del dramma palestinese, denunciando il silenzio di molti Paesi musulmani davanti alle gravi violenze in corso a Gaza: “Che Allah ci dia la forza di non abbandonare chi soffre”.

Lo sceicco Al-Issa ha assicurato il sostegno continuo della MWL, all’Afghanistan, anche nel contrasto alle frange estremiste che minano il nobile messaggio dell’Islam. E, a sorpresa, ha donato al premier la Kiswah, il sacro drappo che ricopre la Kaaba, come seno di comunanza e vicinanza. Da parte sua, il Primo Ministro ha chiesto che venga aumentata la quota di pellegrini afghani ammessi al Hajj. Una richiesta che lo sceicco Al-Issa ha promesso di portare alle autorità competenti saudite.

In occasione della visita, il vice Primo Ministro per gli Affari Amministrativi, Mawlawi Abdul Salam Hanafi, ha organizzato un pranzo ufficiale in onore di Al-Issa e della delegazione, alla presenza di studiosi religiosi e funzionari. L’incontro si è svolto nel palazzo di Chahar Chinar, all’interno del complesso del Primo Ministro.

Durante l’incontro si è parlato del ruolo centrale della Lega Musulmana Mondiale, nata nella Città di Makkah, e della sua capacità di riunire scuole di pensiero diverse sotto un’unica bandiera. Sono stati citati anche i documenti fondamentali emanati negli ultimi anni, come la Carta di Makkah firmata da oltre 1600 studiosi, considerata oggi, un documento guida sul percorso del dialogo tra le diverse correnti islamiche e non.

Il Ministro Hanafi ha illustrato i principali risultati del governo talebano: sicurezza ristabilita, corruzione ridotta, amnistia generale, lotta al narcotraffico e ai signori della guerra. Ha anche ribadito che il territorio afghano non sarà mai usato per minacciare altri Paesi, e ha lanciato un appello alla comunità islamica universale affinché sostenga il popolo afghano, soprattutto sul fronte delle emigrazione dovuta alla povertà.

Lo sceicco Al-Issa dal canto suo ha risposto con parole rassicuranti: “L’Afghanistan è parte della nostra Ummah, siamo legati da fratellanza e responsabilità comuni. Questo Paese ha bisogno di solidarietà, non di isolamento”.

Durante la visita, lo sceicco Al-Issa ha incontrato anche il ministro degli Esteri, Amir Khan Muttaqi, nella sala del Consiglio di Sicurezza del Palazzo Presidenziale. Al centro del confronto, la necessità di rafforzare la solidarietà del mondo musulmano  e di comunicare un’immagine autentica dell’Islam, basata su Giustizia, Moderazione e Misericordia.

Insieme i leader, hanno affrontato il tema delle divisioni interne al mondo musulmano (Ummah) e delle interpretazioni religiose discordanti: “Dobbiamo superare le differenze minori – ha detto Al-Issa – per evitare che siano strumentalizzate da chi vuole stravolgere la nostra immagine e dividerci”.

Poche ore dopo, il Segretario Generale della Muslim World League, ha incontrato anche il ministro dell’Interno, Khalifa Sirajuddin Haqqani. Hanno parlato delle minacce terroristiche, del bisogno di unire le forze contro ogni forma di estremismo, e delle responsabilità condivise degli ulema nel difendere l’unità della fede musulmana.

“Le divergenze non devono diventare armi – hanno detto – ma occasioni per rafforzare il dialogo e la tolleranza, come ci insegnano il Corano e la vita del Profeta”.

Al termine della visita, la delegazione guidata dal Al-Issa ha lasciato Kabul con un messaggio chiaro: “Abbiamo bisogno l’uno dell’altro. È il momento di costruire ponti, non muri”.

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Nizar Ramadan
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