Francia: Bayrou, da 50 anni nessuna manovra finanziaria equilibrata

Francia: Bayrou, da 50 anni nessuna manovra finanziaria equilibrata

K metro 0 – Parigi – La Francia non presenta una manovra finanziaria equilibrata da 50 anni. Lo ha detto il primo ministro francese François Bayrou, presentando gli orientamenti della prossima legge di bilancio. “La Francia ha un appuntamento con sé stessa”, ha affermato il capo del governo, che ha parlato di una “maledizione del

K metro 0 – Parigi – La Francia non presenta una manovra finanziaria equilibrata da 50 anni. Lo ha detto il primo ministro francese François Bayrou, presentando gli orientamenti della prossima legge di bilancio. “La Francia ha un appuntamento con sé stessa”, ha affermato il capo del governo, che ha parlato di una “maledizione del debito”.

Secondo l’Istituto nazionale delle statistiche e degli studi economici (Insee), il debito pubblico della Francia alla fine del primo trimestre del 2025 è arrivato al 113,9 per cento del Pil, per un totale di 3.345,4 miliardi di euro. È necessario “prendere in prestito tutti i mesi per pagare le pensioni dei pensionati o gli stipendi dei funzionari pubblici”, ha dichiarato Bayrou. Il premier ha sottolineato il fatto che il debito del Paese “aumenta di cinquemila euro ogni settimana”. “C’è ancora tempo per agire sul debito”, ha poi aggiunto Bayrou, sottolineando che “tutti dovranno partecipare allo sforzo” economico. Il premier ha evocato la necessità di risparmiare 43,8 miliardi di euro nella prossima legge di bilancio. “Sono io che ho deciso, l’ho fatto con consapevolezza”, ha detto il primo ministro, riferito da Nova.

Bayrou ha sottolineato che il piano previsto “si basa su tre principi” e coprirà il periodo tra il 2026 e il 2029. “Realizzeremo un deficit del 5,4 per cento nel 2025, del 4,6 per cento nel 2026, poi del 4,1 per cento nel 2027 e del 2,8 per cento nel 2029”, ha afferma il premier. Dobbiamo prima di tutto “ritrovare la gestione della spesa pubblica e controllare l’aumento delle spese”, ha detto il capo del governo. Bayrou ha annunciato che un funzionario pubblico su tre che andrà in pensione non verrà sostituito. Le spese delle amministrazioni locali “non dovranno superare l’aumento delle risorse della Nazione”, ha inoltre dichiarato il premier, mentre le spese sociali dovranno avere un aumento “limitato a 5 miliardi”. Il progetto prevede anche la soppressione delle “agenzie dello Stato improduttive”, ha continuato il primo ministro. Per il settore sanitario, Bayrou ha evocato l’importanza di “responsabilizzare i pazienti” ricordando che “sono consumati troppi medicinali”.

Il 2026 sarà un “anno bianco” per la manovra, ha poi dichiarato il capo del governo, spiegando che tutti i bilanci dei ministeri, ad eccezione di quello della Difesa, verranno congelati. Il presidente Emmanuel Macron domenica scorsa ha annunciato un aumento ulteriore delle spese supplementari di 3,5 miliardi di euro nel settore della difesa francese nel 2026, che diventeranno tre miliardi nel 2027. Il capo dello Stato ha detto di voler “rifiutare” l’idea di finanziare questo sforzo attraverso un maggiore “indebitamento” della Francia. Il governo propone inoltre la soppressione dei giorni festivi della Pasquetta e dell’8 maggio. “Questo porterà diversi miliardi di euro”, ha affermato il premier.

Immediate le reazioni della classe politica francese agli annunci del primo ministro Francois Bayrou sulla prossima legge di bilancio, con le opposizioni che minacciano di far cadere il governo. La leader del Rassemblement National, Marine Le Pen, ha minacciato la sfiducia all’esecutivo se il progetto non verrà modificato. “Questo governo preferisce prendersela con i francesi, i lavoratori e i pensionati invece di dare la caccia agli sprechi”, ha scritto su X Le Pen, spiegando che la legge di bilancio rappresenta “circa venti miliardi di euro di tasse e privazioni”. “Bayrou inasprisce ancora l’assurdità della politica macronista: distruggere lo Stato e i servizi pubblici per aprire lo spazio al mercato”, ha scritto il leader de La France Insoumise, Jean-Luc Melenchon. “È urgente mettere un termine alla ‘macronia’. È necessario mandar via Bayrou”, ha aggiunto Melenchon.

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