La prestigiosa istituzione ospita un evento inedito, frutto della collaborazione con la Lega araba K metro 0 – Roma – Dalle rive del Nilo a quelle del Tigri, due fra le più antiche civiltà del Mediterraneo e del Vicino Oriente si sono ritrovate idealmente a Roma, nel nome dell’arte e della cultura. Nei giorni scorsi
La prestigiosa istituzione ospita un evento inedito, frutto della collaborazione con la Lega araba
K metro 0 – Roma – Dalle rive del Nilo a quelle del Tigri, due fra le più antiche civiltà del Mediterraneo e del Vicino Oriente si sono ritrovate idealmente a Roma, nel nome dell’arte e della cultura. Nei giorni scorsi l’Accademia d’Egitto ha scelto di ospitare, per la prima volta dalla sua fondazione nel 1929, un evento interamente dedicato a un Paese arabo, l’Iraq, e alla sua capitale Baghdad, che nel 2025 è stata designata Capitale araba del Turismo.
L’appuntamento, promosso nell’ambito dell’iniziativa “Accademia d’Egitto…la Civiltà araba”, rappresenta infatti un unicum per questa prestigiosa istituzione culturale situata nel cuore di villa Borghese.
Questa serata, ha sottolineato l’ambasciatore egiziano a Roma, Bassem Rady, aprendo l’appuntamento, è frutto della sinergia tra le rappresentanze diplomatiche della Lega araba, dell’Egitto e dell’Iraq in Italia ed “è segno della vicinanza tra i nostri due Paesi”.
“Quest’anno – ha ricordato dal canto suo l’ambasciatore d’Iraq in Italia, Saywan Barzani – Baghdad è stata scelta come Capitale araba del Turismo, mentre il prossimo anno sarà Capitale della Cultura del Mondo islamico”. Un riconoscimento al ruolo che la città ha avuto nella storia del pensiero, della scienza e della creatività, ma anche un segno che la fiducia nella ripresa del Paese è grande.
Il turismo, ha precisato il diplomatico, “è uno dei più importanti settori nell’economia irachena ed è in continua espansione”. Il numero di turisti in arrivo – non soltanto pellegrini – è in aumento, fa sapere, “in particolare a seguito della storica visita di Papa Francesco, nel 2021”.
Un plauso per lo sforzo compiuto dall’Iraq nella diversificazione della propria economia è arrivato dal Sottosegretario agli Affari esteri e alla Cooperazione internazionale, Maria Tripodi che, in un suo messaggio inviato per l’occasione, ha voluto ricordare le molteplici iniziative in ambito culturale e artistico supportate dall’Agenzia italiana per la Cooperazione allo sviluppo in Iraq, tra cui un programma a sostegno del turismo sostenibile. “Credo che oggi le meraviglie di Baghdad possano essere apprezzate da un pubblico sempre più ampio, non solo proveniente dal mondo arabo”, ha rimarcato il Sottosegretario.
La collaborazione tra Roma e Baghdad resta forte. L’Iraq, rappresenta “un partner economico e commerciale di interesse crescente per l’Italia. E pur essendo soddisfatti del livello raggiunto, le nostre aziende sono pronte a contribuire ulteriormente alla crescita economica del Paese in settori di importanza strategica”, ha concluso.
All’interno delle sale dell’Accademia d’Egitto, nell’ambito della mostra dal titolo “Due sponde”, hanno così trovato spazio le opere di artisti iracheni di grande esperienza quali Baldin Ahmed, Resmi Al Kafaji, Fuad Aziz e Qassim Al Saedy, nonché una serie di dipinti dedicati ad alcuni dei luoghi più suggestivi dell’Iraq, realizzati da Hameed Al Humairy e Wafa Al Zanganawee. A sugellare la serata, a cui hanno preso parte numerosi rappresentanti del corpo diplomatico e delle istituzioni e un nutrito pubblico, un concerto di musica tradizionale irachena del gruppo Yallarabì Band, che unisce artisti provenienti dall’Iraq, Italia, Siria e Libano.
di Cristiana Missori
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