K metro 0 – Chisinau – Le autorità separatiste della Transnistria, regione filorussa della Moldova, hanno organizzato attività militari congiunte con il Gruppo operativo delle truppe russe (Gotr), provocando la ferma protesta del governo moldavo, che chiede l’immediata cessazione di ogni attività militare nella regione. Lo riporta l’agenzia “Deschide.md”, citata da Nova. Secondo l’Ufficio per
K metro 0 – Chisinau – Le autorità separatiste della Transnistria, regione filorussa della Moldova, hanno organizzato attività militari congiunte con il Gruppo operativo delle truppe russe (Gotr), provocando la ferma protesta del governo moldavo, che chiede l’immediata cessazione di ogni attività militare nella regione. Lo riporta l’agenzia “Deschide.md”, citata da Nova.
Secondo l’Ufficio per le politiche di reintegrazione di Chisinau, si tratta di una “palese violazione del regime speciale” vigente nell’area e di un gesto che compromette la missione di mantenimento della pace. L’evento, definito come una ricostruzione dell’operazione Iasi-Chisinau della Seconda guerra mondiale, è stato realizzato sulle rive del fiume Nistro, all’interno della città di Tiraspol, e ha coinvolto circa 16 unità di equipaggiamento militare, 13 pezzi di artiglieria, munizioni a salve e materiale pirotecnico. L’esercitazione è avvenuta in coincidenza con la visita ufficiale in Moldova del presidente della Romania, Nicusor Dan. Chisinau ha qualificato le manovre come “provocazioni” che mettono a rischio la stabilità e la sicurezza regionale.
La delegazione moldava presso la Commissione di controllo unificata ha chiesto l’invio di osservatori militari tramite il Comando militare congiunto per documentare la situazione, ma la proposta è stata bloccata dai rappresentanti di Tiraspol e della Federazione Russa. “Le autorità della Moldova condannano fermamente queste provocazioni e chiedono l’immediata cessazione di qualsiasi azione militare nella Zona di sicurezza”, ha dichiarato l’Ufficio per le politiche di reintegrazione, sollecitando il pieno rispetto dell’Accordo del 21 luglio 1992 sui principi di risoluzione pacifica del conflitto armato in Transnistria.