Media Usa, “Europei a Guantanamo, anche italiani”. Tajani: “Nessun allarme”

Media Usa, “Europei a Guantanamo, anche italiani”. Tajani: “Nessun allarme”

K metro 0 – Washington – L’amministrazione di Donald Trump si sta preparando ad avviare il trasferimento potenziale di migliaia di stranieri presenti illegalmente negli Stati Uniti, nella base militare di Guantanamo, a Cuba. Le operazioni dovrebbero iniziare a breve, come riferisce il Washington Post, e dovrebbero coinvolgere anche cittadini italiani. Il quotidiano Usa, afferma che

K metro 0 – Washington – L’amministrazione di Donald Trump si sta preparando ad avviare il trasferimento potenziale di migliaia di stranieri presenti illegalmente negli Stati Uniti, nella base militare di Guantanamo, a Cuba. Le operazioni dovrebbero iniziare a breve, come riferisce il Washington Post, e dovrebbero coinvolgere anche cittadini italiani.

Il quotidiano Usa, afferma che “gli stranieri sotto esame” provengono anche da “nazioni europee alleate”. La lista comprende Regno Unito, Italia, Francia, Germania, Irlanda, Belgio, Paesi Bassi, Lituania, Polonia, Turchia e Ucraina. L’elenco comprende anche paesi extraeuropei, con molti soggetti provenienti in particolare da Haiti. Il WP si basa su documenti condivisi da fonti anonime e sottolinea che il tema è considerato “altamente sensibile”. “L’amministrazione probabilmente non informerà i governi stranieri, in relazione agli imminenti trasferimenti nella celeberrima struttura militare, compresi stretti alleati degli Stati Uniti come Regno Unito, Germania e Francia”.

“L’Italia è disposta a riprendere gli irregolari nel pieno rispetto dei loro diritti. Non vi è possibilità che gli italiani siano trasferiti a Guantanamo, non c’è da allarmarsi. Siamo disponibili a rimpatriare gli irregolari”, dice il ministro degli Esteri Antonio Tajani a ‘Non stop news’, su Rtl 102.5.

Intanto, il capo della Casa Bianca, ha definito le proteste dilagate in tutto il Paese, un’invasione da parte di un “nemico straniero” e ha ordinato l’invio di migliaia di soldati, decisione che ha innescato un duro scontro istituzionale con il governatore californiano Gavin Newsom. E dopo aver descritto i manifestanti come “animali” che “portano con orgoglio le bandiere di altri Paesi”, ma non la bandiera statunitense, sostenendo che sono pagati da qualcuno, il tycoon, alle truppe di Fort Bragg, nella Carolina del Nord, ha detto: “Ciò a cui state assistendo in California è un vero e proprio assalto alla pace, all’ordine pubblico e alla sovranità nazionale, portato avanti da rivoltosi che sventolano bandiere straniere con l’obiettivo di continuare l’invasione straniera del nostro Paese”.

La Casa Bianca ha criticato duramente le ultime osservazioni pronunciate dal governatore della California, Gavin Newsom, secondo cui “la democrazia è sotto attacco”. In un messaggio pubblicato sulla piattaforma social X, la vice portavoce della Casa Bianca Abigail Jackson ha commentato: “Manuale Newsom 101: dare la colpa della propria incompetenza a Trump. Patetico e prevedibile!”.

Trump, ha quindi confermato l’intenzione di estendere a livello nazionale le operazioni di espulsione di massa già attuate a Los Angeles, nonostante le forti proteste. “Li stiamo mandando via e continueremo a farlo”, ha dichiarato alla stampa, avvertendo che le eventuali manifestazioni contro la linea dell’amministrazione “saranno affrontate con forza pari o superiore”.

Il presidente americano ha inoltre avvertito che eventuali manifestanti durante la parata militare di sabato a Washington saranno affrontati con “una forza molto pesante”. La parata, organizzata per celebrare i 250 anni dell’Esercito statunitense e coincidente con il 79º compleanno di Trump, sarà accompagnata da imponenti misure di sicurezza, tra cui barriere già installate attorno alla Casa Bianca. Rivendicando lo spirito patriottico dell’iniziativa, Trump ha dichiarato: “Se non avessimo vinto la Seconda guerra mondiale, oggi parlereste tedesco o giapponese. Sarebbe una combinazione dei due”. E, interpellato sulla possibilità di invocare l’Insurrection Act per rispondere alle proteste, ha ribadito che “se c’è un’insurrezione, lo farei certamente”.

A gennaio, – riferisce l’Adnkronos – Trump aveva annunciato che avrebbe deportato fino a 30mila persone a Guantanamo. A marzo, però, gruppi di migranti sono stati riportati da Cuba in Louisiana: tali manovre hanno alimentato dubbi sulla reale efficienza della base. Infatti, le operazioni – con piani che potrebbero cambiare – comprendono anche la preparazione di visite mediche per 9000 individui: i controlli dovranno stabilire se i soggetti coinvolti siano sufficientemente in salute e possano essere trasferiti a Guantanamo. Il quotidiano solleva dubbi sulla capienza delle strutture nella base: non è chiaro se possano effettivamente accogliere 9000 persone, un numero nettamente superiore alle centinaia di migranti che sono stati condotti a Cuba o spostati dalla base nei primi mesi dell’anno.

L’utilizzo massiccio di Guantanamo, secondo i piani dell’amministrazione, è necessario per alleggerire la pressione sulle strutture detentive negli Stati Uniti: la rete è sotto stress da quando Trump, sin dall’inizio del secondo mandato, ha avviato la maxi deportazione di immigrati irregolari. Secondo un documento visionato dal Washington Post, la base di Guantanamo “non ha raggiunto la sua massima capienza”.

Nel frattempo, a Los Angeles, è entrato in vigore il coprifuoco annunciato dalla sindaca Karen Bass, dalle 20 locali (le 5 del mattino italiane) e durerà fino alle 6 del mattino (le 15 italiane). Le autorità locali, hanno fatto sapere che la misura dovrebbe rimanere in vigore “per diversi giorni”, anche se questa disposizione sarà oggetto di progressive rivalutazioni. Il coprifuoco, ha spiegato la sindaca Bass, prevede le “esenzioni limitate” per i residenti delle zone interessate e per le persone che devono recarvisi per lavoro. Stando a fonti delle forze dell’ordine citate dall’emittente televisiva “Cnn”, il coprifuoco interesserà meno di 100 mila dei quattro milioni di residenti di Los Angeles.

La polizia di Los Angeles ha riferito di aver effettuato “decine di arresti” all’interno della zona sottoposta a coprifuoco, dove diversi gruppi di manifestanti continuavano a radunarsi. “Diversi gruppi si stanno ancora concentrando su 1st Street, tra Spring e Alameda”, ha scritto il dipartimento della polizia di Los Angeles sulla piattaforma X, aggiungendo che sono in corso arresti di massa. In un aggiornamento successivo, le forze dell’ordine hanno precisato che gli arresti sono stati effettuati per mancato rispetto dell’ordine di dispersione in occasione di un assembramento non autorizzato.

Intanto in un’altra città della California, San Francisco, la polizia ha arrestato 92 persone nella serata di lunedì, durante le proteste contro le politiche anti-immigrazione dell’amministrazione Trump. Lo riferisce il “New York Times”. Gli arresti sono stati effettuati dopo che un gruppo di persone si è separato da una manifestazione, danneggiando diversi edifici e imbrattando muri con graffiti.

Una manifestazione anche contro l’agenzia federale Ice a Lower Manhattan, nel cuore di New York, è degenerata nella notte in violenti scontri tra manifestanti e polizia, con oltre 80 arresti e scene caotiche per le strade del centro. Come riporta il New York Post, migliaia di persone si sono radunate a Foley Square per protestare contro le deportazioni in corso nella città, al grido di ‘Abolire l’Ice’ e “cacciare l’Ice da New York”. Dopo ore di protesta pacifica, al calare del sole sono esplosi disordini, con lanci di oggetti contro gli agenti, uso di spray al peperoncino da parte della polizia e arresti brutali documentati in video.

Il governatore del Texas Greg Abbott, nelfrattempo, ha annunciato il dispiegamento della Guardia nazionale in diverse aree dello Stato, in vista delle proteste contro l’Ice previste per questa settimana. Secondo quanto riportato dalla Cnn, manifestazioni organizzate da gruppi del Sud del Texas sono attese tra oggi e sabato, tra cui la protesta “No Kings” prevista a San Antonio.

La decisione di Abbott arriva dopo l’uso di gas lacrimogeni e proiettili urticanti da parte delle forze dell’ordine per disperdere i manifestanti presso il complesso del Campidoglio ad Austin. “Protestare pacificamente è legale – ha scritto il governatore su X – ma danneggiare persone o cose è illegale e porterà all’arresto”. Il leader repubblicano ha assicurato che la Guardia Nazionale “utilizzerà ogni strumento e strategia per aiutare le forze dell’ordine a mantenere l’ordine”.

Le manifestazioni che stanno dilagando nei vari States, sono nate in risposta all’iniziale ondata di arresti da parte delle autorità migratorie in una città come Los Angeles, con una significativa presenza di popolazione straniera in maggioranza latinoamericana.

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Nizar Ramadan
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