K metro 0 – Londra – Il governo britannico si sta preparando ad ampliare il reclutamento di personale militare proveniente dal Commonwealth per far fronte a una grave carenza di effettivi nell’esercito. Un memo trapelato e ripreso dal quotidiano “The Times” rivela che il limite del 15 per cento di cittadini stranieri attualmente applicato alla forza effettiva (70.800 unità, ovvero il livello più basso degli ultimi 300 anni) sarà ricalcolato sul contingente obiettivo di 73.000 soldati. Questo permetterà l’ingresso di circa 330 reclute in più provenienti da altri Paesi.

Il documento, redatto per Downing Street, spiega che la soglia del 15 per cento serve a “ridurre il rischio operativo legato a un’eccessiva dipendenza da personale non completamente sotto il controllo del governo britannico” e a “mantenere la rappresentatività nazionale delle forze armate”.

Tuttavia, si sottolinea che la modifica “consentirà di aprire più ruoli al personale del Commonwealth” e “sosterrebbe gli sforzi per reclutare e trattenere più persone, garantendo una migliore prontezza operativa”.