K metro 0 – Berlino – La Germania ”continuerà a respingere i migranti irregolari che si presenteranno alle frontiere tedesche” e ciò avverrà ”nel quadro del diritto dell’Unione europea”. Lo ha dichiarato il cancelliere tedesco Friedrich Merz dopo che una sentenza del tribunale amministrativo di Berlino ha dichiarato illegale il respingimento di tre richiedenti asilo
K metro 0 – Berlino – La Germania ”continuerà a respingere i migranti irregolari che si presenteranno alle frontiere tedesche” e ciò avverrà ”nel quadro del diritto dell’Unione europea”. Lo ha dichiarato il cancelliere tedesco Friedrich Merz dopo che una sentenza del tribunale amministrativo di Berlino ha dichiarato illegale il respingimento di tre richiedenti asilo al confine tedesco, informa Nova.
”Il governo federale continuerà la sua politica di maggiori controlli e respingimenti alle frontiere nonostante questa battuta d’arresto. Sappiamo che possiamo ancora respingere i rifugiati e abbiamo un certo margine di manovra. La sicurezza pubblica sarà tutelata e si eviterà che il Paese venga sovraccaricato. È un compito che intendiamo continuare ad affrontare finché le frontiere esterne dell’Europa non saranno realmente protette”, ha dichiarato Merz.
Nel 2024 in Germania 11.405 richieste sono giunte alla squadra consultiva dell’Agenzia federale antidiscriminazione, il numero più alto mai registrato in un solo anno. È quanto emerge dal rapporto dell’Agenzia presentato a Berlino dalla commissaria per l’antidiscriminazione, Ferda Ataman. ”I casi di discriminazione razziale sono stati segnalati con particolare frequenza e rappresentano il 43 per cento delle richieste. Dal 2019, il numero di richieste di consulenza in questo ambito è più che triplicato. La percentuale di richieste relative a discriminazioni dovute a disabilità o malattie croniche è stata del 27 per cento. Le richieste relative a discriminazioni basate sul genere hanno rappresentato il 24 per cento, comprese le richieste relative a molestie sessuali”, ha dichiarato Ataman. Secondo quanto riferito, la maggior parte dei casi di discriminazione si è verificato sul luogo di lavoro o da parte di agenzie governative.