K metro 0 – Belgrado – Il ministro dell’interno della Serbia, Ivica Dacic, ha sostenuto che alle manifestazioni di protesta organizzate domenica nella maggior parte delle città in Serbia da studenti e cittadini per chiedere le elezioni anticipate nel Paese hanno partecipato “tra le 25 mila e le 30 mila persone” definendo l’iniziativa un “fallimento assoluto”. Dacic, ospite dell’emittente “Pink”, ha sostenuto che i cittadini “sono insoddisfatti” a causa anche del blocco di tre dei due ponti sulla Sava a Belgrado, che ha causato dei problemi nel traffico della capitale durante il rientro in città dal weekend, motivo per cui il numero di persone presente domenica “non era paragonabile a quello precedente”. Il ministro ha quindi ribadito di “non essere favorevole” alle elezioni anticipate perché, come ha affermato, “non ci sono ragioni politiche per indire elezioni straordinarie, esiste una maggioranza stabile e non è nell’interesse dello Stato indire elezioni”.

Dacic ha inoltre valutato il fatto che l’opposizione non sarà eventualmente presente nella lista elettorale degli studenti come “umiliante” e ha affermato che per questo motivo il Partito progressista serbo (Sns) e il Partito socialista (Sps), da lui guidato, vinceranno le elezioni amministrative locali a Zajecar e Kosjeric previste per domenica 8 giugno. Gli studenti hanno presentato nel fine settimana i principali punti del programma politico della loro lista elettorale. I requisiti per essere un candidato della lista sono di non essere uno studente, non aver mai fatto parte della coalizione di governo o dell’opposizione e di non essere un membro del potere esecutivo o legislativo.