K metro 0 – Islamabad – L’India e Pakistan discutono oggi sui prossimi passi da compiere dopo che un cessate il fuoco abbia riportato la calma al confine in seguito ai combattimenti più feroci degli ultimi trent’anni. Islamabad ha ringraziato Washington per aver facilitato il cessate il fuoco e ha accolto con favore l’offerta di Trump di
K metro 0 – Islamabad – L’India e Pakistan discutono oggi sui prossimi passi da compiere dopo che un cessate il fuoco abbia riportato la calma al confine in seguito ai combattimenti più feroci degli ultimi trent’anni.
Islamabad ha ringraziato Washington per aver facilitato il cessate il fuoco e ha accolto con favore l’offerta di Trump di mediare sulla disputa del Kashmir con l’India, Nuova Delhi da parte sua non ha commentato il coinvolgimento degli Stati Uniti nella tregua o nei colloqui in un luogo neutrale.
Non si sono registrati esplosioni o combattimenti durante la notte scorsa. L’esercito indiano ha affermato che quella di domenica è stata la prima notte pacifica negli ultimi giorni lungo il confine, sebbene alcune scuole rimangano chiuse.
Il cessate il fuoco di sabato nella regione himalayana, annunciato non tanto a sorpresa dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump, è arrivato dopo quattro giorni di intensi combattimenti terrestri e aerei e pressioni diplomatiche specialmente da parte di Washington.
L’aeronautica militare indiana aveva riconosciuto le pesanti perdite subite ma ha dichiarato domenica che “le perdite fanno parte del combattimento”, senza fornire dettagli, aggiungendo però che tutti i suoi piloti sono stati tratti in salvo.
In una dichiarazione rilasciata sabato, il Ministero degli Esteri indiano ha affermato che i direttori generali delle operazioni militari di entrambe le parti si sarebbero incontrati oggi a mezzogiorno ora locale. Il Pakistan non ha replicato alla nota.
I due acerrimi rivali avevano preso di mira le rispettive installazioni militari con missili e droni, uccidendo decine di civili, mentre i rapporti si inasprivano dopo che l’India aveva attribuito al Pakistan la responsabilità di un attacco in cui erano morti 26 turisti. Il Pakistan dal canto suo ha negato sempre le accuse e chiede un’indagine neutrale.
L’India a maggioranza indù e il Pakistan musulmano governano entrambi una parte della regione himalayana del Kashmir, ma la rivendicano per intero. Il 17% dello stesso Kashmir è sotto il controllo cinese con l’assenso di Islamabad
I territori di India e Pakistan furono divisi quando l’ex colonia dell’India britannica nel 1947, acquistò l’indipendenza con l’abbandono dell’area da parte del Regno Unito. I territori vennero divisi su base religiosa: quelli a maggioranza indù diventarono l’India, quelli a maggioranza musulmana il Pakistan. Il destino del Kashmir non venne deciso: la sua popolazione era prevalentemente musulmana, ma lo governava un re indù che per qualche tempo sperò di poter mantenere il potere in uno stato indipendente.