K metro 0 – Parigi – Sedici Stati membri dell’Unione Europea Belgio, Bulgaria, Repubblica Ceca, Danimarca, Germania, Estonia, Grecia, Croazia, Lettonia, Lituania, Ungheria, Polonia, Portogallo, Slovenia, Slovacchia e Finlandia, hanno chiesto alla Commissione Ue di attivare la clausola di salvaguardia del Patto di stabilità e crescita. La misura mira a ottenere maggiore flessibilità di bilancio
K metro 0 – Parigi – Sedici Stati membri dell’Unione Europea Belgio, Bulgaria, Repubblica Ceca, Danimarca, Germania, Estonia, Grecia, Croazia, Lettonia, Lituania, Ungheria, Polonia, Portogallo, Slovenia, Slovacchia e Finlandia, hanno chiesto alla Commissione Ue di attivare la clausola di salvaguardia del Patto di stabilità e crescita. La misura mira a ottenere maggiore flessibilità di bilancio per aumentare la spesa militare e rafforzare l’industria della difesa.
Secondo una nota ufficiale, la clausola consentirebbe di liberare risorse aggiuntive per sostenere investimenti strategici, mantenendo al contempo la stabilità delle finanze pubbliche.
“Garantiremo che questa flessibilità sia applicata in modo coordinato, a beneficio della sicurezza europea e nel rispetto di bilanci pubblici solidi. Restiamo aperti a ulteriori richieste”, ha dichiarato il commissario all’Economia, Valdis Dombrovskis.
La richiesta si inserisce in un contesto di crescente attenzione alla sicurezza comune, in risposta alla guerra in Ucraina e all’instabilità geopolitica ai confini orientali dell’Europa. L’iniziativa segnala una svolta nella politica economica dell’Ue, sempre più orientata a integrare la difesa tra le priorità strategiche del continente.