Incendi a Gerusalemme, si lotta ancora contro le fiamme

Incendi a Gerusalemme, si lotta ancora contro le fiamme

K metro 0 – Gerusalemme – In Israele continuano gli incendi boschivi divampati ieri nei pressi di Gerusalemme. I vigili del fuoco lavorano senza sosta. Sono 119 le squadre operative in 11 località diverse. A supportarle, anche aerei antincendi. Almeno 17 pompieri sono rimasti feriti. Il Servizio di soccorso israeliano ha dichiarato che la situazione non

K metro 0 – Gerusalemme – In Israele continuano gli incendi boschivi divampati ieri nei pressi di Gerusalemme. I vigili del fuoco lavorano senza sosta. Sono 119 le squadre operative in 11 località diverse. A supportarle, anche aerei antincendi. Almeno 17 pompieri sono rimasti feriti. Il Servizio di soccorso israeliano ha dichiarato che la situazione non è ancora sotto controllo.

La polizia ha avvertito che le operazioni potrebbero durare tutto il giorno. È stato imposto il divieto di accendere fuochi o griglie per l’intera giornata dell’Indipendenza, che si celebra oggi in Israele.

Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno inviato rinforzi. Sul campo operano le squadre della Brigata di ricerca e soccorso, affiancate da circa 50 autopompe del Comando del fronte interno e della Direzione tecnologica e logistica. Anche il genio militare è stato mobilitato. Decine di mezzi lavorano per impedire che le fiamme si propaghino ad altre aree. L’Aeronautica militare ha istituito una squadra speciale. Il suo compito è individuare tutti i focolai e coordinare le operazioni di spegnimento. Lo ha comunicato l’esercito israeliano.

Secondo il quotidiano “Times of Israel”, un uomo è stato arrestato con l’accusa di aver appiccato uno degli incendi. Si tratta di un cinquantenne residente nel quartiere palestinese di Umm Tuba, a Gerusalemme Est. L’uomo avrebbe dato fuoco alla foresta di Eshtaol, a ovest della città. Al momento dell’arresto avrebbe cercato di fuggire, ma è stato bloccato poco dopo.

La polizia israeliana ha fatto sapere che le strade chiuse ieri a causa degli incendi nei dintorni di Gerusalemme sono state riaperte al traffico. L’allerta resta comunque alta. Le autorità temono nuovi roghi, anche dolosi.

Intanto, il fumo ha invaso diversi quartieri della capitale. In alcune zone la visibilità è ridotta. Le scuole sono rimaste chiuse e le autorità locali hanno invitato i cittadini a non uscire di casa se non necessario. I residenti delle aree più vicine agli incendi sono stati evacuati per precauzione. Le operazioni si sono svolte durante la notte. Non si segnalano vittime, ma i danni ambientali sono ingenti. Il governo ha dichiarato lo stato di emergenza nella regione. Sono in corso valutazioni per chiedere il supporto internazionale, se la situazione dovesse peggiorare.

La stagione degli incendi in Israele, aggravata dal clima secco e dai venti forti, è ormai cominciata. Le autorità temono che l’emergenza possa durare settimane. In molti ricordano i roghi devastanti del 2021, quando furono distrutti centinaia di ettari di foresta vicino a Gerusalemme. Allora servirono giorni per domare le fiamme.

Anche oggi, i mezzi aerei svolgono un ruolo cruciale. Sorvolano costantemente le zone colpite, sganciando acqua e liquidi ritardanti. I voli civili nell’area potrebbero subire deviazioni. La popolazione è stata invitata a segnalare immediatamente nuovi focolai. Le linee di emergenza sono attive 24 ore su 24.

Ad aumentare le polemiche il messaggio pubblicato da Hamas su Telegram ai palestinesi per incitarli a “bruciare tutto ciò che possono: boschi, foreste e case dei coloni”.

Il primo ministro Netanyahu ha elogiato il lavoro dei soccorritori. “Stanno rischiando la vita per proteggere la nostra terra e le nostre case”, ha dichiarato in mattinata. Le indagini sulle cause degli incendi proseguono. Se confermata la pista dolosa, si aprirebbe un nuovo fronte di tensione in una zona già segnata dai conflitti.

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