K metro 0 – Bruxelles – Europol ha istituito una nuova task force operativa per contrastare una preoccupante tendenza in crescita: il reclutamento di giovani da parte della criminalità organizzata. La nuova unità, chiamata Operational Task Force Grimm (Otf Grimm), è guidata dalla Svezia e vede la partecipazione delle forze di polizia di Belgio, Danimarca,
K metro 0 – Bruxelles – Europol ha istituito una nuova task force operativa per contrastare una preoccupante tendenza in crescita: il reclutamento di giovani da parte della criminalità organizzata. La nuova unità, chiamata Operational Task Force Grimm (Otf Grimm), è guidata dalla Svezia e vede la partecipazione delle forze di polizia di Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Paesi Bassi e Norvegia. Europol fornisce supporto operativo, coordina le attività e offre analisi strategiche sulle minacce.
Secondo Europol, la criminalità organizzata sta sfruttando in modo crescente adolescenti e giovani adulti per commettere reati gravi. Si tratta di una tattica sempre più usata per aggirare i controlli delle autorità, eludere l’identificazione e sfuggire all’azione penale. I criminali puntano su minori e giovani vulnerabili, ritenendoli più facilmente manipolabili e meno esposti a pene severe.
La valutazione strategica Eu Socta 2025 (Valutazione della minaccia della criminalità organizzata e delle forme gravi di criminalità nell’Ue) evidenzia questa preoccupante strategia come uno degli sviluppi più rilevanti nel panorama europeo. Le reti criminali usano giovani come strumenti per eseguire ordini pericolosi, spesso in cambio di denaro, prestigio o senso di appartenenza.
Un fenomeno sempre più diffuso è quello della cosiddetta “violenza come servizio”: gruppi criminali esternalizzano atti violenti – come minacce, aggressioni e persino omicidi – a esecutori esterni, spesso giovani reclutati online. Le indagini dimostrano che questi atti vengono organizzati da remoto, attraverso messaggistica crittografata, social network e app di gaming.
I giovani vengono avvicinati con promesse di guadagni facili e uno stile di vita lussuoso. Vengono manipolati attraverso meme, contenuti virali e linguaggi in codice. Molti di loro, in condizioni di disagio o emarginazione, cadono nella trappola della criminalità, entrando in circuiti che vanno dal traffico di droga agli attacchi informatici, dalla frode online fino all’estorsione violenta.
Le reti criminali studiano le vulnerabilità delle loro vittime e pianificano il reclutamento con grande cura. In molti casi, creano vere e proprie “carriere criminali” digitali, in cui i giovani iniziano con compiti minori per poi essere coinvolti in attività sempre più gravi.
Dietro queste dinamiche non c’è improvvisazione, ma strategia. Le organizzazioni criminali utilizzano i giovani per ridurre i rischi, sapendo che i minori o i giovani adulti, se arrestati, difficilmente riceveranno pene severe. Inoltre, spesso la loro età o inesperienza ostacola le indagini.
Con la task force Grimm, Europol e i Paesi partner intendono colpire questo fenomeno alla radice. Le autorità lavoreranno per identificare le reti che reclutano i giovani, analizzare i metodi di adescamento e intervenire in modo coordinato. Il supporto di Europol sarà fondamentale per garantire lo scambio di informazioni tra i Paesi coinvolti e per condurre analisi sofisticate sui flussi digitali e finanziari che alimentano questi circuiti.
Il messaggio è chiaro: l’Europa non può permettersi una generazione arruolata nella criminalità. Contrastare il reclutamento criminale significa proteggere i giovani, rafforzare la sicurezza collettiva e interrompere il ciclo di violenza e illegalità che minaccia il futuro di migliaia di ragazzi.