K metro 0 – Londra – Il gestore della rete elettrica britannica, National Energy System Operator (Neso), ha avviato un’indagine su alcuni guasti anomali verificatisi domenica, ore prima dei blackout che hanno colpito Spagna, Portogallo e parte della Francia. Secondo quanto comunicato da Neso, i tecnici della sala di controllo hanno rilevato “variazioni anomale della
K metro 0 – Londra – Il gestore della rete elettrica britannica, National Energy System Operator (Neso), ha avviato un’indagine su alcuni guasti anomali verificatisi domenica, ore prima dei blackout che hanno colpito Spagna, Portogallo e parte della Francia.
Secondo quanto comunicato da Neso, i tecnici della sala di controllo hanno rilevato “variazioni anomale della frequenza elettrica”. Il primo episodio si è verificato nelle prime ore del mattino e ha coinvolto la centrale a gas Keadby 2, nel Lincolnshire, oltre al guasto del cavo Viking Link, che collega il Regno Unito alla Danimarca. Un secondo sbalzo di frequenza, avvenuto in serata, resta ancora senza spiegazione. Per ora, Neso precisa che “non ci sono collegamenti accertati” tra i guasti avvenuti in Gran Bretagna e i blackout che hanno colpito la penisola iberica.
La ministra dell’Interno tedesca, Nancy Faeser, ha chiesto all’Unione Europea e ai singoli Paesi di aumentare la protezione delle infrastrutture critiche. “Le interruzioni in Spagna e Portogallo hanno avuto una portata probabilmente mai vista prima in Europa”, ha dichiarato Faeser. “Anche se la Germania non ha subito conseguenze dirette, dobbiamo imparare da quanto accaduto per proteggere le nostre reti”. La ministra ha sollecitato l’approvazione rapida di nuove norme di sicurezza da parte del Parlamento tedesco.
Il premier spagnolo Pedro Sanchez ha risposto alle critiche sulla mancanza di energia nucleare, chiarendo che non è stata questa la causa del blackout, esclidendo anche un cyberattacco.
“Chi lo dice, mente o è ignorante”, ha affermato durante una conferenza stampa. Ha spiegato che le centrali nucleari non hanno ancora ripreso a funzionare e che, se la Spagna fosse stata più dipendente dal nucleare, il ripristino sarebbe stato più lento. Sanchez ha annunciato la richiesta a Bruxelles di un rapporto indipendente sull’accaduto e la creazione di una commissione d’inchiesta nazionale, affidata al ministero per la Transizione ecologica.
Anche il primo ministro portoghese, Luis Montenegro, ha chiesto all’Agenzia dell’Ue per la cooperazione tra i regolatori energetici un’indagine indipendente. “Vogliamo un audit completo sull’interruzione di corrente che ha colpito la penisola iberica”, ha dichiarato Montenegro. Il blackout ha provocato disagi gravi, bloccando infrastrutture critiche e trasporti. Il governo portoghese vuole capire le cause esatte dell’incidente e ha chiesto risposte rapide.
La situazione ora è tornata sotto controllo. Lo ha confermato su X il commissario europeo per l’Energia, Dan Jorgensen: “La rete è stabile e siamo pronti a sostenere Spagna e Portogallo in ogni modo, anche con un’indagine approfondita”. Jorgensen ha definito l’interruzione di lunedì “il blackout più grave degli ultimi vent’anni in Europa”.