K metro 0 – Pristina –  In Kosovo, il settimo tentativo di costituire l’Assemblea nazionale è fallito, dopo la bocciatura della candidatura di Albulena Haxhiu alla presidenza del Parlamento. La votazione si è svolta ieri, e Haxhiu, sostenuta dal movimento Vetevendosje, non è riuscita ad ottenere i 61 voti necessari. La prossima sessione è prevista per domani, come riferiscono i media locali.

Quasi tre mesi dopo le elezioni parlamentari del 9 febbraio, il processo di formazione del nuovo governo è stato ostacolato dalle divisioni tra i partiti riguardo alla nomina del presidente dell’Assemblea. Il 15 aprile si è svolta la prima sessione costitutiva, ma Vetevendosje, il partito del premier uscente Albin Kurti, non è riuscito a raccogliere i voti necessari per far eleggere la sua candidata, Albulena Haxhiu. Il partito detiene solo 48 seggi su 120, e Haxhiu ha ottenuto 57 voti, ben lontani dai 61 necessari per la sua elezione.

Secondo i parlamentari dell’opposizione, questo risultato dimostra che Kurti non dispone del supporto sufficiente per formare un nuovo governo. Memli Krasniqi, leader del Partito Democratico del Kosovo (PDK), ha accusato Vetevendosje di “tenere in ostaggio” il paese, insistendo sulla candidatura di Haxhiu. Krasniqi ha sottolineato che l’unica strada percorribile per sbloccare la situazione è che Vetevendosje proponga un altro candidato. “È chiaro che Vetevendosje non ha abbastanza voti neppure per Albulena Haxhiu, tanto meno per Albin Kurti. Se il blocco persiste, l’unica opzione sensata è convocare nuove elezioni”, ha dichiarato.

L’impasse politica sta rallentando il progresso del Kosovo e mettendo in dubbio la capacità di Vetevendosje di formare una coalizione stabile. Con la mancanza di consenso tra i partiti principali, la situazione politica rimane incerta. Se non verrà trovato un accordo, la convocazione di nuove elezioni potrebbe diventare l’unica soluzione per risolvere la crisi istituzionale.