Regno Unito, mobilità giovanile con Ue: ministra ok ma con limiti

Regno Unito, mobilità giovanile con Ue: ministra ok ma con limiti

K metro 0 – Londra – La ministra dell’Interno britannica, Yvette Cooper, è pronta a sostenere un nuovo accordo con l’Unione europea per permettere ai giovani di lavorare e studiare nei rispettivi Paesi. Ma a una condizione: il numero di ingressi dovrà essere limitato. Secondo quanto riportato dal Times, Cooper sarebbe favorevole a un sistema

K metro 0 – Londra – La ministra dell’Interno britannica, Yvette Cooper, è pronta a sostenere un nuovo accordo con l’Unione europea per permettere ai giovani di lavorare e studiare nei rispettivi Paesi. Ma a una condizione: il numero di ingressi dovrà essere limitato. Secondo quanto riportato dal Times, Cooper sarebbe favorevole a un sistema “uno dentro, uno fuori”, pensato per evitare il ritorno alla libertà di movimento com’era prima della Brexit.

La proposta si inserisce nelle trattative in corso tra il premier britannico Keir Starmer e la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in vista di un vertice cruciale che si terrà a Londra il 19 maggio. Oltre alla mobilità giovanile, i colloqui riguarderanno anche un possibile nuovo patto sulla difesa e un accordo sulla pesca.

Intanto, più di 70 esponenti laburisti hanno firmato una lettera indirizzata al segretario ombra agli Esteri, Nick Thomas-Symonds. Chiedono al governo di elaborare un “visto su misura” per i giovani under 30 del Regno Unito e dell’Ue, con l’obiettivo di promuovere nuove opportunità di lavoro, studio e scambio culturale.

Il cancelliere dello Scacchiere, Rachel Reeves, ha confermato che i negoziati sono in corso. Ha ribadito però che non si tornerà alla libertà di movimento. Già in passato Reeves aveva aperto all’idea di un visto temporaneo per giovani europei interessati a vivere e lavorare nel Regno Unito, soprattutto per sostenere la crescita economica.

Yvette Cooper appare invece più cauta. La ministra teme che un regime troppo permissivo, soprattutto se i soggiorni superano i 12 mesi, possa far aumentare le statistiche sulla migrazione.

Alla domanda se lo schema di mobilità giovanile sia ancora sul tavolo, Reeves ha risposto a LBC: “Stiamo discutendo con i nostri partner europei. Le trattative sono in corso”. Ha poi aggiunto che il vertice di maggio punterà anche a ridurre le barriere commerciali con l’Ue.

Dall’altra parte, l’Unione europea non sembra disposta a riaprire completamente le porte senza un accordo bilaterale chiaro. I funzionari Ue stanno valutando la possibilità di un “programma di esperienza giovanile”, pensato per evitare ogni associazione diretta con la libertà di movimento.

Un portavoce di Downing Street ha dichiarato: “Ascoltiamo con attenzione l’Ue. Siamo pronti a valutare proposte ragionevoli, ma nel rispetto delle nostre linee rosse”.

Nella lettera inviata al partito, i parlamentari laburisti sostengono che un nuovo schema di mobilità sarebbe un vantaggio per tutti. Promuoverebbe, infatti, legami più forti tra giovani europei e britannici e attenuerebbe alcune delle conseguenze negative della Brexit. Il programma, sottolineano, dovrebbe seguire il modello degli accordi già in vigore con Paesi come Canada e Australia, con visti a tempo e tetti massimi di accesso.

Il deputato laburista Andrew Lewin, firmatario della lettera, ha dichiarato: “Il nostro manifesto prevede una partnership più stretta con l’Europa. Abbiamo un mandato per cambiare. Questo accordo può ridurre il peso sulle imprese e dare slancio alla crescita”.

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