Portogallo, dopo la caduta del governo si va verso le elezioni anticipate

Portogallo, dopo la caduta del governo si va verso le elezioni anticipate

K metro 0 – Lisbona – Il Presidente della Repubblica portoghese, Marcelo Rebelo de Sousa, ha avviato le consultazioni con i partiti rappresentati in Parlamento per affrontare la crisi politica in corso e valutare l’ipotesi di elezioni anticipate. Questo passo segue la bocciatura della mozione di fiducia al governo di Luís Montenegro, avvenuta all’Assemblea della

K metro 0 – Lisbona – Il Presidente della Repubblica portoghese, Marcelo Rebelo de Sousa, ha avviato le consultazioni con i partiti rappresentati in Parlamento per affrontare la crisi politica in corso e valutare l’ipotesi di elezioni anticipate. Questo passo segue la bocciatura della mozione di fiducia al governo di Luís Montenegro, avvenuta all’Assemblea della Repubblica.

Nei giorni precedenti, Rebelo de Sousa aveva anticipato che, in caso di caduta del governo, il “calendario elettorale” avrebbe previsto nuove elezioni tra l’11 e il 18 maggio, promettendo di agire “con la massima rapidità” per risolvere l’impasse politica. Come previsto dalla Costituzione, il Presidente ha ora convocato sia i partiti politici che il Consiglio di Stato, passaggi obbligatori prima di procedere con l’eventuale scioglimento del Parlamento.

La crisi ha avuto origine da uno scandalo che coinvolge gli affari familiari del primo ministro Montenegro, accusato di non aver ceduto le proprie quote nella società di consulenza da lui fondata, Spinumviva. A gettare ulteriore ombra sulla vicenda, la rivelazione che Spinumviva avrebbe continuato a ricevere pagamenti mensili di 4.500 euro dal gruppo Solverde, una catena di casinò e hotel, anche durante il mandato di Montenegro. Questo ha sollevato accuse di conflitto di interessi e ha alimentato sospetti di corruzione, spingendo l’opposizione a chiedere maggiore trasparenza e responsabilità.

Durante l’acceso dibattito parlamentare, il governo aveva cercato di negoziare la ritirata della mozione di fiducia, proponendo l’istituzione di una commissione d’inchiesta sulla Spinumviva, ma con un limite temporale di 15 giorni anziché i 90 richiesti dal Partito Socialista. La proposta è stata respinta dall’opposizione, che ha sottolineato la necessità di un’indagine “seria e rigorosa” per garantire che tutte le informazioni rilevanti venissero esaminate senza fretta o limitazioni artificiali.

A favore del premier si sono schierati solo il Partito Socialdemocratico (Psd), i Cristiano-Democratici (Cds-Pp) e Iniziativa Liberale, mentre il Partito Socialista, Chega, Blocco di Sinistra (Be), Livre e Pan hanno votato contro. Questo equilibrio di forze riflette la polarizzazione politica del Paese, con un’opposizione compatta nel respingere il governo in carica e una maggioranza risicata che non è riuscita a mantenere la fiducia del Parlamento.

Il Portogallo si avvia verso le terze elezioni in meno di quattro anni. Una situazione che evidenzia l’instabilità politica che il Paese sta vivendo, con un ciclo di crisi e governi di breve durata. Nonostante la sconfitta parlamentare, Montenegro ha già dichiarato la sua intenzione di guidare il suo partito nella prossima tornata elettorale, mostrando determinazione nel difendere la sua leadership e il suo operato. Tuttavia, gli ultimi sondaggi indicano un lieve vantaggio per i socialisti, complicando ulteriormente le prospettive per i conservatori.

Il futuro politico del Portogallo ora è nelle mani del Presidente Rebelo de Sousa, che nei prossimi giorni prenderà una decisione cruciale per il destino del Paese. La sua scelta tra sciogliere il Parlamento o cercare un nuovo equilibrio politico interno sarà fondamentale per stabilizzare una nazione che, negli ultimi anni, ha vissuto una continua turbolenza politica.

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