Scuderie del Quirinale in streaming. Cultura in modo diverso

Scuderie del Quirinale in streaming. Cultura in modo diverso

K metro 0 – Roma – Una grande esposizione monografica, con oltre duecento capolavori tra dipinti, disegni ed opere, alle Scuderie del Quirinale e dedicata a Raffaello Sanzio, superstar del Rinascimento, nel cinquecentenario della sua morte, avvenuta a Roma il 6 aprile 1520, a soli 37 anni. Oltre 100 opere realizzate dall’Urbinate mai riunite tutte insieme, prima d’ora. L’evento, che presenta opere

K metro 0 – Roma – Una grande esposizione monografica, con oltre duecento capolavori tra dipinti, disegni ed opere, alle Scuderie del Quirinale e dedicata a Raffaello Sanzio, superstar del Rinascimento, nel cinquecentenario della sua morte, avvenuta a Roma il 6 aprile 1520, a soli 37 anni. Oltre 100 opere realizzate dall’Urbinate mai riunite tutte insieme, prima d’ora.

L’evento, che presenta opere provenienti dai Musei più prestigiosi al mondo e mai esposte in Italia, come la Madonna Alba, dalla National Gallery di Washington, la Madonna della Rosa, dal Prado di Madrid, o la Madonna Tempi dalla Alte Pinakothek di Monaco di Baviera, a causa della pandemia Coronavirus, rimarrà sospeso fino a nuove ordinanze.

Ma potremo lo stesso godere di questo spettacolo per gli occhi, a distanza, con video, approfondimenti e incursioni nel backstage, che grazie alla tecnologia saranno trasmessi in streaming sui canali social delle Scuderie del Quirinale e sul sito scuderiedelquirinale.it. Un tour, sala dopo sala, di volti, sguardi e gesti di straordinaria bellezza, tra le più belle opere esposte, con dettagli e curiosità sull’arte del pittore, architetto italiano tra i più celebri del rinascimento, la cui opera segnò un tracciato imprescindibile per tutti i pittori successivi e che fu di vitale importanza per lo sviluppo del linguaggio artistico nel tempo.

Con l’hashtag #RaffaelloOltreLaMostra il “visitatore” potrà ascoltare in streaming i racconti che faranno i curatori della Mostra di Raffaello alle Scuderie del Quirinale e vedere anche gli ospiti a palazzo Altemps, prima dell’apertura al pubblico dell’esposizione. Da Silvia Ginzburg, professoressa di storia dell’arte moderna all’Università Roma Tre e co-curatrice della grande mostra “Raffaello e gli amici di Urbino”, che ha inaugurato l’anno delle celebrazioni dedicate al grande maestro e che qui affronta il tema della giovinezza di Raffaello, ad Antonio Natali, direttore della Galleria degli Uffizi dal 1981 al 2016, studioso soprattutto di scultura e di pittura del Quattrocento e del Cinquecento toscano, e che narra il periodo fiorentino di Raffaello, nonché Alessandro Zuccari, dal 2017 membro della Commissione Scientifica delle Scuderie del Quirinale e del Consiglio Scientifico dell’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro, e che racconta l’operosità di Raffaello nella Capitale.

Per la sua stessa organizzazione, la mostra ha perseguito un metodo decisamente narrativo e innovativo, per far immergere l’utente nel flusso della magnifica storia di Raffaello, con un percorso a ritroso, che fa molto storytelling, iniziando dall’anno della morte, il 1520, piuttosto che da quello della nascita, il 1483.

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Patrizia Grandi
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