Iraq, von der Leyen: “Siamo chiamati a fare tutto il possibile per riaprire il dialogo”

Iraq, von der Leyen: “Siamo chiamati a fare tutto il possibile per riaprire il dialogo”

K metro 0 – Bruxelles – Questa mattina il collegio dei Commissari si è riunito per discutere della situazione creatasi in Iraq, Iran, Medio Oriente e Libia in seguito alle tensioni nella regione. L’Alto rappresentante per la Politica Estera Josep Borrell ha fornito un aggiornamento sulla situazione tra Iran, Stati Uniti e sulla Libia. A

K metro 0 – Bruxelles – Questa mattina il collegio dei Commissari si è riunito per discutere della situazione creatasi in Iraq, Iran, Medio Oriente e Libia in seguito alle tensioni nella regione. L’Alto rappresentante per la Politica Estera Josep Borrell ha fornito un aggiornamento sulla situazione tra Iran, Stati Uniti e sulla Libia. A conclusione della riunione, la Presidente von der Leyen e l’Alto rappresentante/Vicepresidente Josep Borrell hanno ribadito che: “L’uso delle armi deve fermarsi ora per dare spazio al dialogo. L’UE ha molto da offrire” per sostenere la de-escalation della tensione.

“Siamo chiamati a fare tutto il possibile per riaprire il dialogo”, ha sottolineato la von der Leyen, che sarà fatto “ogni sforzo” per questo obiettivo.  “Abbiamo stabilito e programmato relazioni con molti attori nella regione e anche oltre – ha poi annunciato – L’Unione europea a suo modo ha molto da offrire. Abbiamo stabilito e consolidato relazioni con molti soggetti nella regione e oltre per calmare le acque.”

La presidente Von der Leyen ha avvertito che “La crisi in corso colpisce profondamente non soltanto la regione, ma tutti noi. Il ricorso alle armi deve finire subito per lasciare spazio al dialogo. Dobbiamo fare tutto il possibile per rilanciare i negoziati, senza lasciare nulla di intentato.”

Borrell ha riferito che “Gli sviluppi in Iran, in Iraq e nell’intera regione sono fonte di grande preoccupazione. I recenti attacchi missilistici in Iraq a basi aeree, utilizzate dagli Stati Uniti e dalle forze di coalizione, sono un altro esempio di escalation del conflitto: non è nell’interesse di nessuno alimentare ulteriormente la spirale di violenza”. Ricordando l’invito al ministro degli Esteri iraniano Javad Zarif che conta di incontrare presto.

“Una cosa è chiara – ha sottolineato il capo della diplomazia europea – la situazione attuale mette a rischio gli sforzi degli anni passati e ha anche implicazioni per l’importante lavoro della coalizione anti-Daesh”.

Anche secondo Borrell questa è “una situazione in cui l’Ue, in particolare la Commissione europea, ha molto da dire. Non dimentichiamo, che abbiamo un accordo di partenariato e cooperazione con l’Iraq, molto recente. Lo abbiamo firmato un anno e mezzo fa e ha aperto le porte ai programmi in corso nel quadro finanziario pluriennale e ci sono molti fronti e molte questioni su cui possiamo dare un contributo al fine di garantire la stabilizzazione della regione”.

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Nizar Ramadan
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