K metro 0 – Roma – Dalle comunità arabe e musulmane in Italia solidarietà ai soldati italiani in Iraq e urgono soluzioni diplomatiche, bisogna fermare le armi #NoGuerre* Cosi le comunità del mondo arabo in Italia(Co-mai) ,la Confederazione Internazionale Laica interreligiosa (Cili-Italia ) e l’Associazione medici di origine straniera in Italia (Amsi) presentano un bilancio drammatico in Libia e in
K metro 0 – Roma – Dalle comunità arabe e musulmane in Italia solidarietà ai soldati italiani in Iraq e urgono soluzioni diplomatiche, bisogna fermare le armi #NoGuerre*
Cosi le comunità del mondo arabo in Italia(Co-mai) ,la Confederazione Internazionale Laica interreligiosa (Cili-Italia ) e l’Associazione medici di origine straniera in Italia (Amsi) presentano un bilancio drammatico in Libia e in Iraq con grande preoccupazione che peggiori la situazione e non ci sarà più spazio per soluzioni diplomatiche e con un fiume di sangue di civili ,donne e bambini .Più di 4000 morti tra civili e militari in Libia dal 04.04 con ospedali al collasso e mancano tutti gli strumenti essenziali per poter proseguire nei servizi ,cura ,interventi chirurgici e assistenza ai malati cronici (cardiopatici ,diabetici e dialisi ) oltre medici specialisti ,infermieri e psicologi come ci riferiscono i 6 medici locali in contatto continuo dall’inizio del conflitto. La nostra preoccupazione e solidarietà per i soldati italiani e civili iracheni, chiediamo una riunione urgente dell’Onu per evitare una terza guerra mondiale e decisioni unilaterali a discapito della sovranità dell’Iraq e tutelare i civili, bambini e donne. Ci sono più di 100 morti tra ieri e oggi in Iraq come ci riferiscono i giornalisti e medici iracheni.
“Una situazione internazionale molto tragica dal punto di vista del numero dei morti sia in Libia che in Iraq dove si parla solo di conflitti e morti e mai di proposte concrete .Manca un ruolo decisivo dell’Italia e della comunità europea e degli stessi paesi arabi a favore del cessate il fuoco e la pace in Medio Oriente cosi Dichiara il Fondatore delle Co-mai e l’Amsi nonché Membro Registro Esperti Fnomceo Foad Aodi che ringrazia proprio il presidente della Fnomceo Filippo Anelli associandosi al suo appello al Governo Italiano affinché si cerchi in tutti i modi di aprire canali di dialogo tra le parti. Bisogna sostenere le popolazioni e i professionisti della sanità nei paesi di conflitto come chiedono da sempre Amsi ,Fnomceo ,Co-mai ,Il Movimento Uniti per Unire ,l’Unione Medica Euro Mediterranea (Umem) ,(Cili-Italia) e Emergenza Sorrisi .