Hong Kong. Agente colpito. Studenti occupano il Politecnico

Hong Kong. Agente colpito. Studenti occupano il Politecnico

K metro 0 – Hong Kong – La polizia è intervenuta in un’operazione notturna domenica per far uscire circa 200 manifestanti da un campus universitario, nella stessa giornata un agente è stato colpito a una gamba con una freccia, sono state impiegate grandi quantità di gas lacrimogeni e idranti per disperdere la folla. Gli antisommossa

K metro 0 – Hong Kong – La polizia è intervenuta in un’operazione notturna domenica per far uscire circa 200 manifestanti da un campus universitario, nella stessa giornata un agente è stato colpito a una gamba con una freccia, sono state impiegate grandi quantità di gas lacrimogeni e idranti per disperdere la folla.

Gli antisommossa hanno cominciato a muoversi verso un gruppo di dimostranti che stazionavano fuori dal campus, dopo aver lanciato un ultimatum mentre le persone presenti si sono difese dai lacrimogeni e dagli idranti con giacche da pioggia e ombrelli. Non solo, visto che nelle prime ore della giornata hanno utilizzato anche archi e frecce, colpendo un agente a un polpaccio. Con l’avanzata delle forze dell’ordine, alcuni dei protestanti si sono rifugiati all’interno del Politecnico di Hong Kong, mentre altri davano alle fiamme i ponti che lo collegano alle arterie principali. Le marce sono state alimentate in principio dalla proposta di legge che permetterebbe l’estradizione di sospetti criminali nella madrepatria, mossa in cui gli attivisti vedono l’erosione dell’autonomia di Hong Kong. Quest’ultima è stata già ritirata ma il movimento è diventato qualcosa di molto più grande, che si sta resistendo al controllo sempre crescente da parte della Cina comunista, oltre a essere ormai una vera e propria voce pro-democrazia. Domenica Centinaia di persone si sono incatenate in centro città, per supportare il movimento. Gli studenti, in particolare, stanno chiedendo al governo di rispondere alle richieste dei manifestanti, non di utilizzare solamente la forza nei loro confronti. Le due fazioni si sono confrontate per l’intera giornata di domenica al di fuori del Politecnico, dopo essersi scontrate la sera prima per le strade di Hong Kong. I dimostranti hanno saputo tenere le proprie posizioni per molte ore, fino a che la polizia ha deciso di utilizzare idranti dotati di una particolare miscela di colore blu su di loro, che ha permesso poi il riconoscimento. La ritirata è iniziata verso il tramonto, a causa del timore di rimanere intrappolati nella morsa delle forze dell’ordine. Gli ingressi sono stati barricati e sono stati messi a punto alcuni punti per controllare gli accessi.

Nel frattempo, il ministero dell’Educazione ha annunciato la sospensione delle elezioni dalle elementari alle superiore per la giornata di oggi, viste le minacce alla sicurezza. Gli studenti non riescono ad andare regolarmente a scuola da giovedì, dopo le critiche mosse allo stesso ministero nei giorni scorsi. L’opposizione, inoltre, nei giorni scorsi ha rimproverato l’esercito militare cinese per essere intervenuto nella pulizia delle strade nei pressi della Baptist University: dozzine di truppe sono state infatti impiegate per raccogliere pietre e altri oggetti che hanno trovato in terra. All’esercito è permesso di collaborare nel mantenimento dell’ordine pubblico ma solamente previa richiesta del governo di Hong Kong, che ha spiegato di non aver ordinato nessuna operazione e che si è trattato solamente di un’attività di volontariato per la comunità.

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