Tenerife. Arona, la comunità che capeggia è quella italiana
- Diritti e integrazione, Speciale
- 4 Ottobre 2020
K metro 0 – Mosca – Mentre le sue truppe continuano a bombardare le città ucraine, Vladimir Putin – informa AP – è apparso, a Mosca, a un’enorme manifestazione pubblica in cui ha elogiato le forze russe; intanto, il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy accusa nuovamente il Cremlino di voler creare deliberatamente “una catastrofe” nel suo
READ MOREK metro 0 – Mosca – Il presidente russo, Vladimir Putin, ha avuto un nuovo colloquio telefonico con il leader francese, Emmanuel Macron. Nel corso della telefonata, riporta il Cremlino, Putin ha accusato l’esercito ucraino di commettere “crimini di guerra quotidiani”. “Preoccupazione estrema” per la situazione a Mariupol, la città dell’Ucraina meridionale sotto assedio da
READ MOREK metro 0 – Kiev – Guerra Ucraina-Russia, un attacco missilistico russo contro delle caserme dell’esercito ucraino nella città di Mykolaiv avrebbe fatto 45 morti. Lo riferisce il canale britannico ‘Bbc’. Secondo il corrispondente Andrew Harding le caserme venivano utilizzate per addestrare i soldati locali nella città, informa l’Adnkronos. Intanto, “le forze aeree ucraine hanno
READ MOREK metro 0 – Adnkronos – Bruxelles – I leader dei G7 si riuniranno il prossimo giovedì a Bruxelles per discutere dell’invasione russa dell’Ucraina. L’invito è partito dal cancelliere tedesco, Olaf Scholz, presidente di turno del G7, secondo quanto ha confermato oggi un portavoce del governo tedesco. La riunione avverrà lo stesso giorno in cui
READ MOREK metro 0 – Adnkronos – Bruxelles – Guerra in Ucraina, a partire da oggi il personale diplomatico e governativo di Russia e Bielorussia non potrà più accedere alle sedi del Parlamento Europeo. Lo annuncia la presidente Roberta Metsola, che aveva annunciato questa misura in occasione della plenaria straordinaria di Bruxelles, convocata subito dopo l’inizio
READ MOREK metro 0 – Roma – In Ucraina, dove è in corso una guerra (sporca, come tutte le guerre) – che a prescindere dell’ingresso nella Nato, mai formalizzato, se non nell’alibi dell’aggressore – la popolazione rincorre, a costo della vita, un sogno. Un sogno coltivato non appena la dissoluzione dell’Unione Sovietica (1991) ne libera la
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