Tenerife. Arona, la comunità che capeggia è quella italiana
- Diritti e integrazione, Speciale
- 4 Ottobre 2020
K metro 0 – Belgrado – Il primo ministro serbo Milos Vucevic ha rassegnato le dimissioni, segnando un punto di svolta in un periodo di grande instabilità politica e sociale in Serbia. La sua decisione arriva a seguito di tre mesi di proteste di piazza che hanno avuto inizio a causa della crescente insoddisfazione per
READ MOREK metro 0 – Belgrado – Le proteste per i 15 morti, causati il 1 novembre scorso dal crollo della pensilina della stazione di Novi Sad, hanno bloccato la Serbia. A Belgrado e in numerose altre città, circa 5 mila tra docenti e personale accademico si sono uniti ai collettivi studenteschi, sostenuti dalle forze di
READ MOREK metro 0 – Parigi – La Francia deplora la chiusura unilaterale da parte del governo di Pristina di chiudere un gran numero di strutture amministrative serbe in Kosovo. Lo ha detto un portavoce del ministero degli Esteri francese, riferisce Nova. La decisione influirà “negativamente sulla vita quotidiana della popolazione serba in Kosovo”, ha spiegato
READ MOREK metro 0 – Sarajevo – L’Unione europea si aspetta che la Serbia “eviti azioni e dichiarazioni che influiscano negativamente sui buoni rapporti di vicinato e contribuiscano alle divisioni politiche”. Lo riferisce l’emittente “Radio Free Europe” a seguito del commento di Bruxelles alla partecipazione di rappresentanti delle istituzioni serbe alla celebrazione della Giornata della Repubblica
READ MOREK metro 0 – Belgrado – Quattordici persone, di età compresa tra i 6 e i 74 anni, sono rimaste uccise il 1° novembre, quando il tetto di una stazione ferroviaria nella città settentrionale di Novi Sad è crollato dopo importanti lavori di ristrutturazione. Una quindicesima vittima è poi mancata in ospedale settimane dopo. Da
READ MOREK metro 0 – Bruxelles – Secondo il servizio diplomatico dell’Unione Europea, di 6.065 casi di persone scomparse dopo la guerra del Kosovo nel 1998-99, 1.607 rimangono irrisolti. I capi negoziatori della Serbia e del Kosovo hanno così raggiunto martedì 17 dicembre a Bruxelles un accordo per l’attuazione di una dichiarazione volta a risolverne il
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