Tenerife. Arona, la comunità che capeggia è quella italiana
- Diritti e integrazione, Speciale
- 4 Ottobre 2020
K metro 0 – Londra – 432 no, 202 sì: i deputati britannici hanno bocciato in massa l’accordo sulla Brexit negoziato dalla premier conservatrice Theresa May con Bruxelles, tuffando ancor di più il Regno Unito nell’incertezza a meno di tre mesi dalla data del divorzio del 29 marzo. “Una sconfitta catastrofica”, l’ha bollata il leader laburista, Jeremy
READ MOREDichiarazione del Presidente Juncker sul risultato del voto alla Camera dei comuni del Regno Unito K metro 0 – Bruxelles – Prendo atto con rammarico dell’esito della votazione di questa sera alla Camera dei comuni. Per quanto riguarda l’UE, il processo di ratifica dell’accordo di recesso continua. L’accordo di recesso è un compromesso equo e il
READ MOREK metro 0 – Londra – Il caos retributivo non è un’anomalia solo italiana: ultimamente i quotidiani britannici si stanno occupando anche loro dell’argomento, riferendo che, ad esempio, i conduttori della metropolitana di Londra vengono pagati più di piloti d’aereo, dottori, agenti di polizia e infermieri. Il “Sunday Times” riporta che i 9 conducenti più pagati della metropolitana
READ MOREK metro 0 – London – Colpo di scena a Londra: la premier britannica, Theresa May, si è presentata alla Camera dei Comuni e ha annunciato il “rinvio del voto” previsto per domani sull’accordo per la Brexit raggiunto con l’Ue, ammettendo che sarebbe stato “bocciato con un significativo margine”. A ostacolare il piano di May, ancora convinta
READ MOREK metro 0 – Londra – A Londra, e in Gran Bretagna, si apre la settimana cruciale sul fronte Brexit per la premier Theresa May. Martedì è in programma lo storico voto in Parlamento della Camera dei Comuni sull’accordo faticosamente raggiunto con l’Ue dopo 17 mesi di negoziati, con un risultato tutt’altro che scontato su cui pende
READ MOREK metro 0 – Bruxelles – Oggi, sono arrivati i nuovi stress test dell’Autorità bancaria europea (Eba), l’organismo che da Londra vigila sulle banche dell’Unione europea affiancando la Banca centrale europea. Stavolta, in assenza di sorprese, per le 4 banche italiane coinvolte, Unicredit, Intesa Sanpaolo, Ubi e Banco Bpm, non si sono state bocciature o risultati
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