Tenerife. Arona, la comunità che capeggia è quella italiana
- Diritti e integrazione, Speciale
- 4 Ottobre 2020
K metro 0 – Bruxelles – L’Europa rischia di perdere definitivamente terreno in Libia. A Tripoli le istituzioni si sfaldano, Bengasi espone nuove armi avanzate in aperta violazione dell’embargo Onu, mentre Mosca consolida il proprio ruolo strategico sulla sponda sud della Nato. L’indiscrezione di “Agenzia Nova” secondo cui la Russia vorrebbe installare sistemi missilistici nella base aerea
READ MOREK metro 0 – Washington – l’Amministrazione Usa ha annunciato oggi che il presidente Donald Trump ha firmato un divieto di viaggio negli Stati Uniti da 12 Paesi, citando rischi per la sicurezza nazionale. Nella lista anche altri sette Paesi i cui cittadini saranno soggetti a restrizioni di viaggio parziali. Il capo della Casa Bianca
READ MOREK metro 0 – Tripoli – L’ambasciatore dell’Unione europea in Libia, Nicola Orlando, ha annunciato che, nell’ambito delle sue consultazioni con tutte le parti sulla situazione politica e di sicurezza a Tripoli, ha incontrato due delegazioni di notabili e rappresentanti libici. La prima delegazione includeva membri del consiglio sociale di Souq al Jumaa e i
READ MOREK metro 0 – Atene – La Grecia sta cercando di raggiungere un accordo con la Libia in materia di immigrazione per ridurre i crescenti flussi irregolari provenienti dalle coste libiche. Lo ha dichiarato il ministro dell’Immigrazione e dell’Asilo, Makis Voridis, segnalando un incremento del 174 per cento nei movimenti migratori irregolari dalla Libia verso la
READ MOREK metro 0 – Tripoli – Le Nazioni Unite hanno chiesto oggi, un’urgente de-escalation nella capitale libica, Tripoli, dopo l’uccisione di Abdel Ghani al-Kikli, capo della potente milizia della Stability Support Authority (SSA) noto come “Gheniwa. Secondo una fonte medica citata da The Libya Update, il corpo di al-Kikli, che sarebbe caduto in un’imboscata mascherata da
READ MOREK metro 0 – Washington – Il governo degli Stati Uniti ha avviato contatti con una serie di Paesi in Africa, America Latina ed Europa orientale. L’obiettivo è quello di identificare destinazioni alternative in cui trasferire migranti espulsi dal territorio statunitense, ma che non possono essere rimpatriati direttamente nei Paesi di origine. Secondo quanto riportato
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