Tenerife. Arona, la comunità che capeggia è quella italiana
- Diritti e integrazione, Speciale
- 4 Ottobre 2020

K metro 0 – Parigi – La Francia riconoscerà lo Stato di Palestina. Ad annunciarlo, dopo il fallimento dei negoziati di Doha tra Israele e Hamas per un cessate il fuoco, è stato il presidente Emmanuel Macron. “Fedele al suo impegno storico per una pace giusta e duratura in Medio Oriente, ho deciso che la
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K metro 0 – Brasilia – Il Ministero degli Esteri brasiliano ha annunciato ieri, che il Paese sta finalizzando la propria richiesta di adesione alla causa intentata dal Sudafrica contro Israele presso la Corte Internazionale di Giustizia (ICJ), in merito alle operazioni militari condotte a Gaza ai danni della popolazione civile palestinese. La decisione brasiliana
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K metro 0 – Bruxelles – La posizione internazionale assunta oggi nei confronti del governo israeliano di Benjamin Netanyahu è di estrema fermezza. È improbabile che il primo ministro israeliano possa resistere alla pressione di uno schieramento che comprende, di fatto, tutto l’Occidente tranne gli Stati Uniti. Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, intervenendo ieri, all’apertura della
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K metro 0 – Bruxelles – La dichiarazione per il cessate il fuoco “immediato, incondizionato e permanente” nella Striscia di Gaza firmata oggi, 21 luglio, da 25 ministri degli Esteri e della Commissione europea, rappresenta una svolta importante nello scenario internazionale. La posizione assunta nei confronti di Benjamin Netanyahu è di estrema fermezza, potenzialmente minacciosa. È improbabile
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K metro 0 – Ankara – Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha elogiato l’operato del presidente siriano Ahmed al-Sharaa affermando che Damasco ha compiuto un passo “molto positivo” raggiungendo un’intesa con la comunità drusa del Paese. In questa crisi che poteva cambiare il volto del Medio Oriente Il presidente siriano, ha mostrato una posizione
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K metro 0 – Damasco – La presidenza di Damasco ha accusato i drusi di aver violato l’accordo di cessate il fuoco in vigore per la città di Sweida, nel sud della Siria, che ha portato al ritiro delle forze governative dalla città teatro di violenti scontri che hanno causato centinaia di morti. In una nota
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