Italia: Governo, Conte domani al Quirinale per dimissioni
- Politica, Primo Piano
- 25 Gennaio 2021
K metro 0 – Bruxelles – Secondo il mediatore europeo Emily O’Reilly, i governi nazionali europei tentano spesso di scaricare su Bruxelles ‘colpe’ derivanti da decisioni proprie alimentando di conseguenza i populismi. Scaricare le colpe su Bruxelles di una decisione impopolare, secondo il difensore civico europeo, è un atteggiamento scorretto da parte degli stati europei
READ MOREK metro 0 – La scorsa settimana si è svolta a Fiesole, l’ottava edizione della “State of the Union”, – l’evento, organizzato dall’ European University Institute, articolato in tre giorni è stato dedicato al futuro dell’Unione Europea e della sua moneta, che ha avuto luogo, nella sua prima giornata, presso la Badia Fiesolana; aperto in
READ MOREK metro 0 – Bruxelles – La Commissione Ue continua a riporre fiducia nel presidente Sergio Mattarella, confermando ciò che era già stato espresso subito dopo i risultati delle elezioni italiane dello scorso 4 marzo. Infatti, l’Ue aveva già dichiarato, attraverso le parole del portavoce della Commissione europea Margaritis Schinas: “ la Commissione europea ha
READ MOREK metro 0 – Il presidente dell’Europarlamento in un’intervista a La7 avverte sui rischi di un governo populista, auspica per l’Italia un governo che lavori con l’Europa. Secondo Antonio Tajani infatti: «FI determinante, è la sola forza garante di stabilità. Senza l’Europa non andiamo da nessuna parte. Il che non significa che non bisogna cambiare
READ MOREK metro 0 – Roma – In Italia, la situazione ad un mese dalle scorse elezioni, è ancora in un limbo. La possibile alleanza tra M5S e Pd è sfumata. Se guardiamo alla situazione dello Stivale dal 2011, possiamo dire che la politica italiana vive una situazione instabile in cui più volte i cittadini italiani
READ MOREK metro 0 – L’Europa inizia a parlare in modo concreto di estendere l’Unione Europea ai Balcani, in particolare a Serbia, Montenegro, Kosovo, Albania, Bosnia-Erzegovina e Macedonia (Repubblica ex-Jugoslava), grazie soprattutto all’impulso della Bulgaria, cui spetta la presidenza dell’UE per il primo semestre del 2018. Considerati una zona resa difficile dalla guerra di Sarajevo, dai
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