Italia: Governo, Conte domani al Quirinale per dimissioni
- Politica, Primo Piano
- 25 Gennaio 2021
K metro 0 – Roma – Il taglio dei parlamentari è definitivo. La Camera ha approvato con 553 voti a favore e 14 contrari la riforma di legge costituzionale che riduce, dalla prossima legislatura, da 945 a 600 il numero degli eletti: 400 alla Camera (contro i 630 attuali) e 200 al Senato (oggi sono 315). La
READ MOREK metro 0.- Bruxelles – La vita della nuova Commissione europea presieduta da Ursula von der Leyen (che entrerà pienamente in carica dal 1° novembre), non si preannuncia troppo tranquilla. È in atto, infatti, un serrato confronto tra la Presidente entrante e il Parlamento europeo: dove molti eurodeputati – informa AP – hanno rifiutato due candidati proposti
READ MOREK metro 0 – Londra – La Gran Bretagna e l’Unione europea, lunedì, sono sembrate nuovamente distanti dal raggiungimento di un accordo sulla Brexit. Il governo olandese ha chiesto a quello britannico di offrire “più realismo e chiarezza”, con il premier Boris Johnson che continua a volere condizioni meno rigide da parte del blocco. La
READ MOREK metro 0 – Atene – La Grecia ha promesso ai creditori del piano di salvataggio che l’avanzo sul bilancio del prossimo anno ci sarà e che la crescita economica subirà un’accelerata, questo quanto si evince sul progetto di bilancio per il 2020. Il progetto è stato avanzato al parlamento lunedì e include al proprio
READ MOREK metro 0 – Roma – Dagli attuali 945 ai futuri 600 parlamentari. Una ‘sforbiciata’ degli eletti complessivi pari al 36,5%. È la diretta conseguenza dell’approvazione definitiva della riforma costituzionale targata M5s, e ora appoggiata anche da Pd, Leu e Italia viva (nonostante nelle tre precedenti votazioni abbiano votato contro), tutte forze che sostengono il
READ MOREK metro 0 – Ankara – La Siria del nord sta per essere invasa dalla Turchia. Questa notizia arriva direttamente dalla Casa Bianca, che ha annunciato il via libera del presidente Trump a questo possibile attacco. Non è mancata la risposta dei curdi che hanno dichiarato che una possibile invasione riporterebbe in azione l’Isis. L’annuncio
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