Tenerife. Arona, la comunità che capeggia è quella italiana
- Diritti e integrazione, Speciale
- 4 Ottobre 2020
K metro 0 – Ankara – La Turchia non ha stipulato alcun accordo con la Repubblica popolare cinese per il trasferimento di tre milioni di uiguri dalla regione autonoma dello Xinjiang, nel nord-ovest della Cina. Lo riferisce la Direzione delle comunicazioni della presidenza della Repubblica turca, smentendo la notizia diffusa nelle ultime ore sulle piattaforme
READ MOREK metro 0 – Gaza – A Gaza scrivere una lettera postuma è diventato, per molti giornalisti, quasi un rito amaro. Una sorta di cronaca anticipata della propria morte. L’ultima è quella di Mariam Abu Dagga, 33 anni, reporter e fotografa freelance che collaborava con diversi media internazionali, tra cui Associated Press. È stata uccisa
READ MOREK metro 0 – Tokyo – Il governo giapponese ritiene necessario rivedere in profondità la propria politica sull’immigrazione e avviare un dibattito sull’opportunità di introdurre un limite al numero di residenti stranieri, secondo un rapporto pubblicato oggi. Il tema dell’aumento di cittadini stranieri, permanenti e temporanei, è diventato centrale dopo le elezioni per la Camera
READ MOREK metro 0 – Roma – Roma e Riyadh condividono l’obiettivo di costruire un Medio Oriente stabile, pacifico e prospero, un impegno che ha preso forma con il lancio del Consiglio di partenariato strategico saudita-italiano all’inizio di quest’anno. L’ha precisato il vicepremier e ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Antonio Tajani, in un’intervista al
READ MOREK metro 0 – Belgrado – In Serbia, il 71 per cento delle famiglie non riesce a risparmiare nulla a fine mese a causa di un reddito insufficiente. Lo riporta l’indagine sul reddito mensile effettivo dei lavoratori e sulle spese delle loro famiglie, condotta dalla Federazione dei sindacati indipendenti della Serbia (SssS). Dal sondaggio –
READ MOREK metro 0 – Gaza – I religiosi cristiani che fanno capo al complesso greco ortodosso di San Porfirio e del complesso della chiesa cattolica della Sacra famiglia in cui operano le Sorelle missionarie della Carità di Madre Teresa hanno deciso di rimanere a Gaza City “e continuare a prendersi cura di tutti coloro che vi hanno trovato
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