K metro 0 – Gaza/Amman – Quattro bambini palestinesi malati, insieme a dodici familiari e tutori, sono stati evacuati dalla Striscia di Gaza verso la Giordania per ricevere cure mediche specialistiche. Lo riferisce la BBC, che ha documentato l’ultima parte del viaggio a bordo di un elicottero militare giordano diretto ad Amman. I bambini e
K metro 0 – Gaza/Amman – Quattro bambini palestinesi malati, insieme a dodici familiari e tutori, sono stati evacuati dalla Striscia di Gaza verso la Giordania per ricevere cure mediche specialistiche. Lo riferisce la BBC, che ha documentato l’ultima parte del viaggio a bordo di un elicottero militare giordano diretto ad Amman.
I bambini e le loro famiglie hanno lasciato Gaza in ambulanza nella mattinata di mercoledì, attraversando il territorio israeliano senza soste fino al valico di frontiera con la Giordania. L’operazione si inserisce nel quadro di un accordo tra il Re di Giordania Abdullah II e il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, finalizzato al trasferimento di 2.000 minori palestinesi bisognosi di cure. Al momento, secondo l’emittente britannica, solo 33 bambini sono riusciti a raggiungere il regno hashemita.
La testimonianza raccolta racconta di madri e bambini visibilmente distrutti e provati dall’esperienza della guerra. Tra loro Safa’a Salha, madre di Youssef, un sedicenne che ha subito un intervento chirurgico alla testa. Salha ha mostrato al corrispondente della testata giornalistica un messaggio sul proprio telefono che recitava: “La Giordania è così bella”. La donna ha spiegato come per mesi avesse visto elicotteri soltanto per bombardamenti e attacchi, e come questa volta, invece, il volo rappresentasse la speranza.
Tra i piccoli evacuati figura anche Sama Awad, di nove anni, affetta da un tumore al cervello, accompagnata dalla madre Isra, che ha così dichiarato: “Spero che qui possa ricevere le cure migliori”. Isra ha descritto Gaza come “orribile e impossibile da raccontare”, ma ha sottolineato come la popolazione tenti comunque di sopravvivere.
Secondo fonti giordane citate dalla BBB, il processo di evacuazione è ostacolato da ritardi e restrizioni imposti da Israele, nonché dalla ripresa delle ostilità. Le autorità israeliane, interpellate dalla rete britannica, hanno dichiarato che il numero dei pazienti autorizzati a lasciare Gaza è aumentato negli ultimi mesi, nonostante le difficoltà legate al conflitto in corso.
La BBC ha anche ricordato il caso di Habiba Al-Askari, una bambina di Gaza che nei mesi scorsi ha subito l’amputazione di due braccia e una gamba a causa di una grave infezione. Habiba, che si trova attualmente ad Amman con la madre Rana, sta ricevendo assistenza e protesi, e secondo quanto riferito si mostra determinata a riacquistare la mobilità.
Secondo le Nazioni Unite, oltre due milioni di abitanti della Striscia di Gaza rischiano la carestia, mentre le operazioni militari israeliane e il blocco degli aiuti continuano a peggiorare la crisi umanitaria. Il capo degli affari umanitari dell’ONU, Tom Fletcher, ha lanciato un appello urgente al Consiglio di Sicurezza affinché intervenga per prevenire il rischio di genocidio.
In definitiva, mentre i bambini evacuati vengono curati in Giordania, la loro terra d’origine resta devastata e incerta. Per molte famiglie, il ritorno a Gaza rimane un sogno sospeso tra la speranza di pace e la paura di un conflitto senza fine.
di Sandro Doria