Grecia, Mitsotakis: “La violenza giovanile non è una moda passeggera”

Grecia, Mitsotakis: “La violenza giovanile non è una moda passeggera”

K metro 0 – Atene – Il Primo Ministro greco Kyriakos Mitsotakis ha ribadito con forza che l’impegno del governo nel contrastare la violenza giovanile “non è il prodotto di una pubblicità effimera”, ma parte di una strategia nazionale concreta e strutturata. Lo ha affermato durante la presentazione ufficiale della Strategia nazionale contro la violenza

K metro 0 – Atene – Il Primo Ministro greco Kyriakos Mitsotakis ha ribadito con forza che l’impegno del governo nel contrastare la violenza giovanile “non è il prodotto di una pubblicità effimera”, ma parte di una strategia nazionale concreta e strutturata. Lo ha affermato durante la presentazione ufficiale della Strategia nazionale contro la violenza giovanile, che propone 29 politiche e 69 nuove misure specifiche.

Durante il suo intervento, Mitsotakis ha fatto riferimento alla serie Netflix Adolescence, sottolineando come il fenomeno della violenza giovanile sia “complesso” e richieda un “approccio sistematico e metodico”. Tra le iniziative più rilevanti citate, spicca lo strumento digitale Kids Wallet, che permette ai genitori di impostare limiti nell’uso delle piattaforme online da parte dei figli. Questo, insieme al sistema di verifica dell’età (Age Verification), rappresenta una risposta alla crescente dipendenza da Internet tra i più giovani.

“È facile diventare genitori, ma essere genitori è un lavoro molto impegnativo”, ha detto Mitsotakis, invitando le famiglie a essere parte attiva del cambiamento e ad utilizzare gli strumenti a loro disposizione.

Una strategia articolata per un problema complesso

Il Ministro di Stato Akis Skertsos ha definito la delinquenza giovanile un “fenomeno multifattoriale”, affermando che la Grecia, per la prima volta, dispone di un documento strategico completo per affrontarlo. Dal 2019, il governo greco ha implementato 138 politiche per combattere tutte le forme di violenza: domestica, scolastica, comunitaria, razzista, estremista e digitale.

“La tipizzazione del fenomeno ci permette di intervenire in modo più efficace e con risposte più convincenti”, ha affermato Skertsos, sottolineando la necessità di analizzare le cause profonde della violenza per costruire politiche mirate.

Zacharaki: “Un abbraccio che rende i bambini più forti”

Il Ministro dell’Istruzione Sofia Zacharaki ha evidenziato l’aspetto umano e psicologico della strategia, affermando che l’obiettivo è far sentire ai giovani che “c’è un abbraccio che ci rende più forti”. Ha sottolineato la volontà del governo di rafforzare le scuole con più psicologi e assistenti sociali, oltre a migliorare la formazione del personale scolastico.

Zacharaki ha inoltre parlato della piattaforma StopBullying, creata per denunciare episodi di violenza scolastica. Finora sono stati segnalati 1.267 casi, ma il ministro ha ammesso che “non è sufficiente”, promettendo un prossimo aggiornamento della piattaforma per renderla più efficace e accessibile.

 

di Sandro Doria

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