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Russia, la repressione degli scienziati si intensifica

Russia, la repressione degli scienziati si intensifica

K metro 0 – Mosca – La repressione degli scienziati russi si intensifica sempre più dallo scoppio della guerra in Ucraina nel febbraio 2022. Gli scienziati russi Alexander Shipliouk, Anatoly Maslov e Valery Zvegintsev, sono stati accusati di alto tradimento e arrestati dalle autorità negli ultimi mesi. Si tratta anche di esperti di punta nello

K metro 0 – Mosca – La repressione degli scienziati russi si intensifica sempre più dallo scoppio della guerra in Ucraina nel febbraio 2022. Gli scienziati russi Alexander Shipliouk, Anatoly Maslov e Valery Zvegintsev, sono stati accusati di alto tradimento e arrestati dalle autorità negli ultimi mesi. Si tratta anche di esperti di punta nello sviluppo di missili ipersonici, uno dei settori di forza tecnologici del Paese.

La stretta dello zar è iniziata l’anno in cui il presidente Vladimir Putin ha annunciato che la Russia possiede un’arma ipersonica, dimostrando così la superiorità militare del Paese rispetto agli Stati Uniti. Tali missili sono in grado di viaggiare a velocità elevate e di modificare la loro rotta in volo per eludere le difese aeree.

“È un modo davvero vendicativo di prendere di mira gli scienziati. La maggior parte di loro sono anziani, e almeno uno è malato terminale”, ha osservato Jenny Mathers, specialista dei servizi segreti russi presso l’Università di Aberystwyth, in Galles.

Condanne pesanti, così, per un importante scienziato russo specializzato in tecnologia ipersonica, che dovrà scontare 15 anni di carcere per l’accusa di tradimento. Il 3 settembre, un tribunale di Mosca ha sentenziato una pena analoga per Shipliouk, ex direttore dell’Istituto di meccanica teorica e applicata (ITAM) in Siberia, in un carcere di massima sicurezza. Il processo a porte chiuse lo ha giudicato colpevole di aver condiviso “informazioni classificate” durante una conferenza scientifica in Cina nel 2017. Ma Shipliouk sostiene che i dati da lui presentati erano già di dominio pubblico.

Il suo collega dell’ITAM, Maslov, 78 anni, specializzato nel volo ipersonico, si è difeso con gli stessi argomenti dopo essere stato punito a 14 anni di carcere a maggio. Anche lui è stato accusato di tradimento per aver trasmesso informazioni sensibili durante viaggi all’estero. Nel frattempo, Zvegintsev, un altro esperto di ipersuoni dello stesso istituto, è stato arrestato la scorsa primavera e rimane in detenzione preventiva. Le autorità russe hanno confermato il suo arresto solo dopo che un gruppo di scienziati russi ha espresso pubblicamente la propria preoccupazione per i colleghi in una lettera aperta pubblicata lo scorso maggio.

Ma i ricercatori dell’ITAM di Novosibirsk non sono gli unici ad essere stati presi di mira dalle autorità russe. Alexander Kuranov, un ingegnere che ha guidato un programma chiave di velivoli ipersonici alla fine dell’era sovietica, sconterà sette anni di carcere per tradimento nell’aprile 2024 dopo aver trascorso più di due anni in custodia.

Secondo la BBC, dal 2018 almeno 11 specialisti di tecnologia ipersonica sono stati incarcerati in Russia. Repressione, fra l’altro, disumana e spietata. Nessuna pietà, infatti, è stata mostrata per lo scienziato Maslov, che ha avuto un infarto mentre era in custodia. Nell’aprile 2022, le forze dell’ordine hanno persino trascinato fuori dal letto d’ospedale Dmitri Kolker, un fisico che lottava contro un cancro al pancreas al quarto stadio; è morto due giorni dopo l’arresto.

Non mancano i precedenti nella storia russa. Nel 1953, il regime di Joseph Stalin lanciò il “complotto dei medici”, una campagna sponsorizzata dallo Stato che accusava i medici ebrei di cospirare per uccidere i leader sovietici e di lavorare con gli Stati Uniti. La recente ondata di arresti suggerisce un clima di paranoia simile. Lo zar non si fida più di nessuno, dunque.  “Sembra che Putin stia cercando di assicurarsi il controllo su ogni elemento chiave della conoscenza”, ha detto Mathers.

Sorprende, fra l’altro, che il giro di vite riguardi anche i ricercatori accusati di condividere informazioni con Paesi considerati amici di Mosca. Shipliouk è stato infatti arrestato dopo un viaggio in Cina, mentre Zvegintsev in seguito alla pubblicazione di un articolo scientifico su un giornale iraniano. Gli esperti suggeriscono a questo punto che gli specialisti dell’ipersonico siano solo pedine di un più ampio gioco di influenza all’interno del Cremlino. Tuttavia, questa strategia rischia di ritorcersi contro. Isolarsi dalla comunità scientifica mondiale potrebbe ostacolare gravemente la ricerca e il progresso tecnologico russo.

“L’obiettivo principale sembra pertanto essere dare un esempio il più scioccante possibile di questi arresti, in modo da scoraggiare altri scienziati a lavorare con controparti straniere”, ha concluso Mathers.

di Sandro Doria

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