fbpx

Cina, create strutture simili a embrioni da cellule staminali di scimmia

K metro 0 – Pechino – In un articolo pubblicato giovedì 6 aprile sulla rivista scientifica “Cell Stem Cell”, un’équipe di ricercatori cinesi riporta per la prima volta la creazione di strutture simili a embrioni di cellule staminali embrionali di scimmia. Trasferite poi negli uteri di scimmie femmine, queste strutture sono state in grado di

K metro 0 – Pechino – In un articolo pubblicato giovedì 6 aprile sulla rivista scientifica “Cell Stem Cell”, un’équipe di ricercatori cinesi riporta per la prima volta la creazione di strutture simili a embrioni di cellule staminali embrionali di scimmia. Trasferite poi negli uteri di scimmie femmine, queste strutture sono state in grado di suscitare una risposta ormonale simile alla gravidanza.

“I meccanismi molecolari dell’embriogenesi e dell’organogenesi umana sono in gran parte poco chiari”, spiega Shen Liu dell’Accademia cinese delle scienze (CAS) di Shanghai, coautore della ricerca. Ma “poiché le scimmie sono strettamente imparentate agli esseri umani dal punto di vista evolutivo, speriamo che lo studio di questi modelli approfondisca la nostra comprensione dello sviluppo embrionale umano, anche facendo luce su alcune della cause degli aborti precoci”.

Questa ricerca, sostiene il suo collega del CAS, Qiang Sun, “ha creato un sistema simile a un embrione che può essere indotto e coltivato indefinitamente” e fornisce nuovi strumenti e prospettive “per la successiva esplorazione degli embrioni di primati e della salute medica riproduttiva”.

I ricercatori cinesi sono partiti da cellule staminali embrionali di macaco (esposti a una serie di fattori di crescita nella coltura cellulare) che hanno indotto le cellule staminali a formare strutture embrionali per la prima volta utilizzando cellule di primati non umani.

Quando sono state studiate al microscopio, si è scoperto che le strutture embrionali, chiamate anche blastoidi, avevano una morfologia simile alle blastocisti naturali.

I blastoidi sono stati poi trasferiti negli uteri di 8 scimmie, e in 3 di essi questo impianto ha provocato il rilascio di progesterone e gonadotropina corionica, ormoni normalmente associati alla gravidanza. I blastodi formavano anche sacche gestazionali precoci, strutture piene di liquido che si sviluppano all’inizio della gravidanza per racchiudere un embrione e liquido amniotico. Tuttavia non hanno formato feti e le strutture  sono scomparse dopo circa una settimana.

In futuro i ricercatori cinesi hanno in programma di concentrarsi sull’ulteriore sviluppo del sistema di coltura di strutture simili a embrioni di cellule di scimmia. “L’ulteriore applicazione dei blastoidi di scimmia” spiega Fan Zhou, un ricercatore dell’Università Tsinghua di Pechino, “può aiutare a sezionare i meccanismi molecolari dello sviluppo embrionale dei primati”.

I ricercatori cinesi  riconoscono le preoccupazioni etiche che circondano questo tipo di studi, ma sottolineano che ci sono ancora molte differenze tra queste strutture embrionali e le blastocisti naturali. E’ importante sottolineare, aggiungono, che le strutture simili all’embrione non hanno il pieno potenziale di sviluppo. E notano che per far progredire questo campo di ricerca è importante promuovere una discussione pubblica fra gli scienziati e la cittadinanza.

Condividi su:

Posts Carousel

Latest Posts

Top Authors

Most Commented

Featured Videos

Che tempo fa



Condividi su: