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Olanda, prezzi delle case in caduta libera in dieci anni, offerta raddoppiata

Olanda, prezzi delle case in caduta libera in dieci anni, offerta raddoppiata

K metro 0 – Amsterdam – Il prezzo medio di una casa in vendita ha subito il maggior calo degli ultimi dieci anni. Per una casa in vendita lo scorso anno è stato di 394.000 euro, secondo i dati dell’Associazione olandese degli agenti immobiliari (NVM). Si tratta dell’8,2% in meno rispetto all’anno precedente. E alla

K metro 0 – Amsterdam – Il prezzo medio di una casa in vendita ha subito il maggior calo degli ultimi dieci anni. Per una casa in vendita lo scorso anno è stato di 394.000 euro, secondo i dati dell’Associazione olandese degli agenti immobiliari (NVM). Si tratta dell’8,2% in meno rispetto all’anno precedente. E alla fine di marzo c’erano 31.000 case in vendita, quasi il doppio rispetto a un anno prima. Lo riporta nu.nl.

I valori immobiliari sono in calo da tempo. Nel terzo trimestre, l’NVM ha visto per la prima volta che le case hanno smesso di diventare più costose. Una tendenza proseguita negli ultimi mesi. Secondo l’associazione degli agenti immobiliari, è logico che i prezzi calino un po’ dopo gli enormi aumenti degli ultimi anni, talvolta più costose del 20% in un solo anno. Insomma, più che altro sembra che i valori si stiano stabilizzando.

“Tutti ritenevano che un tale aumento dei prezzi non sarebbe stato sostenibile”, afferma difatti Lana Gerssen, presidente della sezione abitazioni della NVM e lei stessa agente immobiliare. Secondo la quale è un segno che il mercato si sta muovendo verso un nuovo equilibrio. Ciò si riflette anche nel numero di case in vendita. In un anno è passato da 16.500 a 31.000, con un aumento dell’87%.

Di conseguenza, gli acquirenti di case hanno più scelta e meno probabilità di dover fare offerte superiori al prezzo richiesto, cosa che è diventata sempre più comune negli ultimi anni. I dati sopra riportati riguardano solo le costruzioni esistenti. Quelli relativi alle nuove costruzioni mostrano che lo scorso trimestre sono state vendute 4.200 nuove case e lotti edificabili. Si tratta del 37% in meno rispetto allo scorso anno. Gli acquirenti hanno pagato in media 468.000 euro per una nuova casa, il 2,9% in meno rispetto all’anno precedente.

Secondo l’NVM, per molti interessati rimane comunque difficile ottenere una casa, perché sono ancora molto costose e i tassi di interesse sui mutui sono ben più alti rispetto a un anno fa. Inoltre, sono poche le case nuove che vengono messe sul mercato. Molti progetti edilizi sono fermi per mancanza di interesse concreto. Spesso non sono portati a termine finché la maggior parte delle case non ha un acquirente. Di conseguenza, lo scorso trimestre sono state aggiunte solo 5.400 nuove abitazioni. Si tratta dell’11% in meno rispetto all’anno precedente e addirittura del 38% in meno rispetto all’ultimo trimestre dell’anno scorso. “Se le nuove costruzioni si fermano ora, avremo una carenza di alloggi in futuro”, sostiene Gerssen.

Nell’ultimo trimestre dello scorso anno sono state vendute 5.300 case e lotti di nuova costruzione. Secondo i dati del CBS, si tratta del 50,6% in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, insomma, il calo maggiore da quando l’agenzia di statistica ha iniziato a tenere traccia dei dati otto anni fa.

Per finire, gli aumenti salariali non sono sufficienti per affrontare i rincari dovuti all’inflazione. I dipendenti per i quali è stato firmato un nuovo contratto collettivo negli ultimi tre mesi hanno ricevuto un aumento salariale medio del 5%, il maggiore degli ultimi 40 anni, come dimostrano i nuovi dati dell’agenzia statistica CBS. Tuttavia essi non sono in linea con l’aumento dei prezzi. L’inflazione è stata elevata anche nei primi mesi di quest’anno. Nel primo trimestre i prezzi dei generi alimentari sono aumentati del 6,6% rispetto al 2022.

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