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Onu: “Urge 1 miliardo di dollari per contrastare la carestia in Somalia”

Onu: “Urge 1 miliardo di dollari per contrastare la carestia in Somalia”

K metro 0 – New York – Martin Griffiths, sottosegretario generale per gli Affari umanitari all’ONU, ha dichiarato ieri che sarà necessario almeno un miliardo di dollari per evitare la carestia in Somalia nei prossimi mesi e all’inizio del prossimo anno, quando si prevede che altre due stagioni secche aggraveranno la storica siccità che ha

K metro 0 – New York – Martin Griffiths, sottosegretario generale per gli Affari umanitari all’ONU, ha dichiarato ieri che sarà necessario almeno un miliardo di dollari per evitare la carestia in Somalia nei prossimi mesi e all’inizio del prossimo anno, quando si prevede che altre due stagioni secche aggraveranno la storica siccità che ha colpito la nazione del Corno d’Africa. Lo ha riportato Associated Press.

Il Famine Early Warning Systems Network, creato dall’USAID (Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale, fondata nel 1961 su ordine esecutivo del presidente degli USA John Fitzgerald Kennedy), ha dichiarato che, in assenza di aiuti umanitari urgenti, la carestia dovrebbe manifestarsi entro la fine dell’anno in tre aree della regione sud-orientale della Somalia, tra cui Baidoa. Fino a 7,1 milioni di persone in Somalia hanno così bisogno di assistenza urgente per trattare e prevenire la malnutrizione acuta e ridurre il numero di decessi legati alla fame e all’insicurezza alimentare.

La regione del Corno d’Africa ha vissuto difatti quattro stagioni piovose consecutive fallire per la prima volta in oltre mezzo secolo, che mettono in pericolo circa 20 milioni di persone in una delle regioni più impoverite e turbolente del pianeta. Griffiths ha aggiunto che i meteorologi hanno previsto la probabilità di una quinta stagione delle piogge da ottobre a dicembre e una sesta stagione delle piogge da gennaio a marzo del prossimo anno. “Non è mai successo prima in Somalia”, ha detto. “Sarebbe un evento senza precedenti”.

Griffiths ha poi precisato che il Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite ha di recente fornito aiuti a 5,3 milioni di somali, che sono “molti, ma la situazione peggiorerà se arriverà la carestia”. Il 98% degli aiuti viene distribuito in contanti attraverso i telefoni. Molti somali allevano bestiame, fondamentale per la loro sopravvivenza, ma tre milioni di animali sono morti o sono stati abbattuti a causa della mancanza di pioggia. “La continua siccità e fallimento delle stagioni delle piogge, significa che lo stile di vita di una generazione è in pericolo”. La comunità internazionale deve aiutare i somali a trovare un modo alternativo di vivere e di guadagnarsi da vivere, il che richiederà finanziamenti per lo sviluppo e per mitigare l’impatto del cambiamento climatico.

Griffiths, diplomatico britannico, ha chiarito che la guerra in Ucraina ha avuto un impatto sugli aiuti umanitari, con gli appelli umanitari delle Nazioni Unite in tutto il mondo che ricevono in media circa il 30% del denaro necessario. “Per favore, non dimenticatevi della Somalia. Non l’avete fatto in passato, vi prego di farlo anche adesso”.

Intanto, a proposito di carestia, il presidente dell’Ucraina ha dichiarato che nelle prossime settimane tonnellate di grano provenienti dal suo Paese arriveranno in Somalia. Il commento di Volodymyr Zelenskyy è arrivato proprio mentre il presidente russo Vladimir Putin accusava l’Occidente di inviare la maggior parte del grano proveniente dai porti ucraini riaperti in Europa invece che nelle zone più povere e affamate del mondo. Parlando a un forum economico a Vladivostok oggi, Putin ha difatti accusato l’Occidente di colonialismo e ha suggerito che la Russia potrebbe parlare con la Turchia per rivedere l’accordo che ha rimosso il blocco russo sui porti ucraini e ha permesso alle navi un passaggio sicuro.

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