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Ue, Visti Russia: Bruxelles sospende accordo

K metro 0 – Bruxelles – L’Unione Europea cambierà le regole sui visti per i viaggiatori russi. La Commissione europea proporrà difatti la sospensione totale dell’accordo di facilitazione dei visti del 2007 sin dalla prossima settimana. Non c’è alcuna base, in effetti, per continuare a mantenere la fiducia e una relazione privilegiata tra l’Unione e

K metro 0 – Bruxelles – L’Unione Europea cambierà le regole sui visti per i viaggiatori russi. La Commissione europea proporrà difatti la sospensione totale dell’accordo di facilitazione dei visti del 2007 sin dalla prossima settimana. Non c’è alcuna base, in effetti, per continuare a mantenere la fiducia e una relazione privilegiata tra l’Unione e la Russia.

In una nota in cui si legge la Russia, che sta conducendo una “guerra di aggressione”, non deve “beneficiare di agevolazioni per i visti fino a quando continua a condurre la sua politica estera distruttiva e l’aggressione militare nei confronti dell’Ucraina, dimostrando un completo disprezzo per l’ordine internazionale”.

Il Commissario Ue per gli Affari interni Ylva Johansson in una conferenza stampa a Bruxelles ha anticipato che le richieste di visto per motivi turistici e di svago saranno più difficili e saranno due volte più costose rispetto a prima.

In pratica, i richiedenti russi dovranno far fronte a un aumento dei costi del visto (da 35 euro a 80 o 79 dollari), a un incremento dei tempi di elaborazione, regole più restrittive sui visti per ingressi multipli e all’obbligo di presentare un elenco più lungo di documenti giustificativi non potendo più beneficiare della lista semplificata prevista dal’accordo sospeso. Insomma, “essere un turista nell’Ue non è un diritto fondamentale”.

La deadline arriva per i singoli consolati che devono valutare le richieste di visto passa da 10 a 15 giorni, con la possibilità di essere estesa fino a un massimo di 45 giorni nei casi di individui che richiedono controlli più approfonditi. Vengono, inoltre, imposte restrizioni sui visti di ingresso multiplo nell’area Schengen. Secondo la Commissione europea, al 1° settembre oltre 963.000 russi erano in possesso di visti validi per l’area Schengen. L’Ue aveva già sospeso parzialmente l’accordo di facilitazione dei visti con la Russia il 25 febbraio per i funzionari e gli uomini d’affari.

L’organo esecutivo dell’Ue ha inoltre proposto ai Paesi dell’Unione, di non riconoscere i passaporti russi rilasciati nelle “regioni occupate dell’Ucraina, in particolare a Kherson e Zaporizhzhia”.

Una volta adottate le misure, saranno pubblicate ulteriori linee guida sulla gestione delle richieste di visto da parte dei cittadini russi. Le raccomandazioni daranno priorità a coloro che necessitano di protezione, come giornalisti, dissidenti, attivisti per i diritti umani, studenti e viaggiatori per motivi familiari. Le linee guida specificheranno anche in quali casi le richieste dovranno essere rifiutate a causa di una potenziale minaccia all’ordine pubblico, alla sicurezza interna o per motivi diplomatici.

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Nizar Ramadan
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