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Incendio al confine ceco-tedesco, roghi nell’Ue quest’anno superiori alla media

K metro 0 – Berlino – Un grande incendio in un’area al confine ceco-tedesco, denominata Svizzera Boema da parte ceca e Parco nazionale della Svizzera sassone da parte tedesca, è iniziato lo scorso fine settimana. Sembrava essere sotto controllo, ma e’ ripreso di nuovo questa mattina, ha riferito l’agenzia di stampa tedesca dpa. Centinaia di

K metro 0 – Berlino – Un grande incendio in un’area al confine ceco-tedesco, denominata Svizzera Boema da parte ceca e Parco nazionale della Svizzera sassone da parte tedesca, è iniziato lo scorso fine settimana. Sembrava essere sotto controllo, ma e’ ripreso di nuovo questa mattina, ha riferito l’agenzia di stampa tedesca dpa.

Centinaia di vigili del fuoco su entrambi i lati del confine hanno combattuto le fiamme con l’aiuto dei rinforzi delle vicine Polonia e Slovacchia. Otto elicotteri antincendio stavano lavorando per domare le fiamme nella regione collinare e rocciosa, che è di difficile accesso, e dove stanno bruciando circa 250 ettari di foresta.

Dal lato tedesco, i funzionari del Land della Sassonia hanno vietato ai turisti l’accesso a diverse foreste della regione. “Non si può ancora parlare di un allentamento” dell’incendio, ma “i vigili del fuoco hanno raggiunto i limiti delle loro capacità”, ha affermato il ministro dell’Interno sassone.

Si segnala in oltre, un altro incendio boschivo nel distretto di Elbe-Elster, nello stato del Brandeburgo, nella Germania orientale, hanno riferito le autorità locali. Le fiamme sono divampate in un’area di 500 ettari. Intanto, l’esercito tedesco ha inviato diversi elicotteri militari per supportare le unità locali. Alcune aree poi, sono ancora contaminate dalle munizioni della seconda guerra mondiale e risultano quinfi, troppo pericolose per l’intervento dei vigili del fuoco perché il calore o il contatto umano potrebbero causare esplosioni.

Il numero di incendi in Europa quest’anno è quasi quattro volte la media degli ultimi 15 anni, secondo il programma di osservazione della Terra Copernicus dell’UE.

“Il numero totale di incendi nell’UE al 23 luglio e dall’inizio dell’anno era di 1.926”, si legge in un post sull’account Twitter del programma. Un altro tweet giovedì ha segnalato “pericolo estremo” in diverse aree di Spagna, Francia, Italia, Marocco, Tunisia e Algeria.

Descritta come “senza precedenti, spaventosa e apocalittica”, l’ondata di caldo in corso in Europa ha causato più di 1.700 vittime solo in Portogallo e Spagna, ha affermato la scorsa settimana l’Organizzazione mondiale della sanità.

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Joseph Villeroy
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