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Aeroporti nel caos in Europa: centinaia di voli cancellati per mancanza di personale

K metro 0 – Bruxelles – Lunghi ritardi, cumuli di bagagli smarriti, centinaia di voli cancellati. Sarà un’estate caotica per i viaggiatori in Europa. Passata l’emergenza pandemia, si torna a viaggiare come e più di prima. Ma le compagnie aeree e gli aeroporti, che hanno ridotto i posti di lavoro durante la crisi del Covid, non

K metro 0 – Bruxelles – Lunghi ritardi, cumuli di bagagli smarriti, centinaia di voli cancellati. Sarà un’estate caotica per i viaggiatori in Europa. Passata l’emergenza pandemia, si torna a viaggiare come e più di prima. Ma le compagnie aeree e gli aeroporti, che hanno ridotto i posti di lavoro durante la crisi del Covid, non riescono a tenere il passo di fronte all’impennata della domanda di viaggi.

Manca il personale di terra e soprattutto gli addetti alla sicurezza. All’aeroporto di Schiphol, il più trafficato dei Paesi Bassi, c’è chi ha dovuto attendere quasi cinque ore prima del volo per Atene. E ci sono migliaia di posti aerei al giorno al di sopra della capacità che il personale di sicurezza può gestire.

“Anziani in coda, bambini, neonati. Niente acqua, niente di niente. Nessuna segnaletica, nessuno che aiuta, niente bagni”, lamenta una donna che viene dall’Australia. Le persone “non potevano andare in bagno perché se esci dalla coda, hai perso il posto”, ha aggiunto.

La compagnia olandese KLM si è scusata per i disagi provocati ai passeggeri in questi giorni. Ma potrebbero volerci mesi prima che Schiphol abbia abbastanza personale per allentare la pressione, secondo Ben Smith, CEO di Air France-KLM.

Gli aeroporti londinesi di Gatwick e Heathrow chiedono alle compagnie aeree di limitare il numero dei loro voli. Cosa che sta già facendo la compagnia low cost easyJet eliminando migliaia di voli estivi per evitare cancellazioni dell’ultimo minuto, mentre le compagnie nordamericane hanno sollecitato alle autorità irlandesi un’azione urgente per affrontare “ritardi significativi” all’aeroporto di Dublino.

Quasi 2.000 voli dai principali aeroporti dell’Europa continentale sono stati cancellati in una settimana, questo mese. Altri 376 voli sono stati cancellati dagli aeroporti britannici.

Gli aeroporti accusano una grave carenza di personale, ma ci vuole molto tempo per rilasciare le autorizzazioni di sicurezza per i lavoratori appena assunti.

A Heathrow, la scorsa settimana un mare di bagagli non reclamati ha ricoperto il pavimento di un terminal. L’aeroporto ha accusato problemi tecnici con il sistema bagagli e ha chiesto alle compagnie aeree di tagliare il 10% dei voli in due terminal lunedì, a scapito di circa 5.000 passeggeri.

In Svezia, quest’estate le file per i controlli di sicurezza all’aeroporto Arlanda di Stoccolma, erano così lunghe che molti passeggeri sono arrivati con cinque ore d’anticipo rispetto all’orario di imbarco. E i funzionari stanno ormai allontanando quelli che arrivano più di tre ore prima del volo per alleviare la congestione.

Migliaia di piloti, personale di bordo, addetti ai bagagli e altri dipendenti sono stati licenziati durante la pandemia e ora non c’è abbastanza personale per far fronte al rimbalzo della domanda di viaggi aerei.

Una delle difficoltà, sta nel fatto molte delle attività necessarie non possono essere svolte da remoto, per cui le compagnie aeree non sono state in grado di offrire la stessa flessibilità per la loro forza lavoro come altre aziende. I piloti devono essere presenti, al pari del personale di bordo, degli addetti ai bagagli e all’assistenza dei passeggeri.

Spesso i lavoratori licenziati durante la pandemia hanno trovato nuovi lavori con salari più alti e contratti più stabili.

Alcuni, del resto, avevano già dato le dimissioni a causa dei bassi salari. “Si guadagna come una cassiera di un supermercato per un lavoro che ha un alto livello di responsabilità”, lamentava oin una recente intervista a “La Stampa”, un’addetto ai bagagli dello scalo Paris Charles de Gaulle.

Per far fronte al problema, ad Amsterdam, i dirigenti incentivano il personale con un bonus di 5,25 euro l’ora per gli addetti alla sicurezza, alla pulizia e ai trasporti.

Intanto il traffico aereo continua a crescere. L’aeroporto internazionale Vaclav Havel di Praga prevede che il numero di passeggeri aumenterà la prossima settimana e fino a luglio. L’aeroporto è ancora a corto di “decine di dipendenti” nonostante una campagna di reclutamento.

Anche i conflitti sindacali sta causando problemi. In Belgio, Brussels Airlines ha affermato che uno sciopero di tre giorni a partire da giovedì 23 giungo costringerà alla cancellazione di circa 315 voli e interesserà circa 40.000 passeggeri.

Questo mese, due giorni di scioperi hanno colpito l’aeroporto Charles de Gaulle di Parigi: uno per l’agitazione del personale di sicurezza, l’altro per quella del personale aeroportuale che lamenta che gli stipendi non stanno al passo con l’inflazione. Risultato: un quarto dei voli cancellati, il secondo giorno.

Alcuni piloti di Air France stanno minacciando uno sciopero sabato prossimo: l’affaticamento degli equipaggi, denunciano, sta minacciando la sicurezza dei voli. Il personale dell’aeroporto ha annunciato un altro sciopero per l’aumento dei salari il 1° luglio.

Tuttavia, è improbabile che i problemi degli aeroporti dissuadano le persone dal volare.

(AP)

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