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Torino, città più inquinante in Italia: la classifica mondiale

Torino, città più inquinante in Italia: la classifica mondiale

K metro 0 – Roma – L’inquinamento delle città continua a rappresentare una minaccia, su scala globale, non solo per l’ambiente ma anche per la salute pubblica, informa il sito pronto bollette. La pandemia ci ha mostrato quanto la salute delle persone dipenda dall’ambiente che ci circonda ma, nonostante le varie soluzioni adottate dai governi

K metro 0 – Roma – L’inquinamento delle città continua a rappresentare una minaccia, su scala globale, non solo per l’ambiente ma anche per la salute pubblica, informa il sito pronto bollette. La pandemia ci ha mostrato quanto la salute delle persone dipenda dall’ambiente che ci circonda ma, nonostante le varie soluzioni adottate dai governi degli stati europei e non, il tasso di inquinamento delle città continua a crescere. Scopriamo quali sono le città più inquinanti al mondo e in Italia grazie alla classifica realizzata dalla startup italiana Sensoworks.

Si stima che circa il 52% delle emissioni mondiali di gas a effetto serra derivino “solo” dalle prime 25 città che compongono la classifica.

Al primo posto troviamo Handan, una città cinese che produce oltre 200 milioni di tonnellate di Co2 all’anno. Un dato allarmante, considerando che la metropoli di Handan da sola produce più del totale di emissioni di Co2 in Italia.

Ancora più preoccupante è il fatto che, nonostante la Cina sia riuscita a migliorare la qualità dell’aria nell’ultimo decennio, la top 25 è dominata da altrettanti città cinesi, fatta eccezione per Mosca (7), Bangkok (13), Istanbul (14), Tokyo (23) e New York (24).

Secondo la sezione news di pronto bollette, Torino è la città più inquinante d’Italia

Le prime 3 città europee per inquinamento, invece, sono Francoforte che con 46 milioni di tonnellate di Co2 si piazza al 30esimo posto, Atene al 36mo posto con 38 milioni di tonnellate di Co2 e, al 46mo posto, Berlino con emissioni annue pari a 27 Mt Co2 eq.

Al 52esimo posto, invece, troviamo la prima città italiana: Torino.

Il capoluogo piemontese è la città più inquinante d’Italia secondo Sensoworks, responsabile dell’emissione annua di 6 milioni di tonnellate di Co2.

Sembrerebbe un dato irrisorio se confrontato con le immissioni della capolista Handan (200 Mt Co2 eq.), ma parliamo di valori di Co2 ben oltre i valori limite imposti.

Inoltre, Torino risulta anche tra le principali italiane per inquinanti come polveri sottili (PM10 e PM2.5) e biossido di azoto (NO2) superando di gran lunga i limiti imposti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

La maggior parte delle emissioni di polveri sottili a Torino deriva dalle emissioni delle auto, soprattutto alimentate a diesel. Non sorprende, infatti, che recentemente sia stato imposto il blocco alle auto a benzina fino a Euro 1 e diesel Euro 4 e 5 a causa del superamento dei valori limite di inquinanti, a seguito dei controlli di Arpa Piemonte.

E nonostante la nascita di nuovi stabilimenti di teleriscaldamento a Torino, in grado di offrire sia benefici ambientali che economici, come gli impianti di cogenerazione di Iren, secondo le stime Irea sono ancora diffusi diversi impianti di riscaldamento domestico di vecchia generazione, quali caldaie a gas e stufe a pellet, contribuiscono alle emissioni di PM10.

Secondo l’Agenzia Europea per l’Ambiente (EEA) l’esposizione al particolato fine causa circa 400mila morti premature ogni anno in Europa, e 50mila solo in Italia.

D’altronde, nonostante i netti miglioramenti degli ultimi anni, solo 5 città rispettano i parametri di NO2 e PM 2.5 fissati dall’OMS, mentre nessuna rientra nel valore suggerito di polveri sottili PM10.

Per questi motivi, nei prossimi anni, la transizione ecologica assumerà un ruolo sempre più centrale, tanto che l’UE sta pensando di rendere i parametri limiti sugli inquinanti dei valori normativi e vincolanti per gli Stati membri.

Il concetto di “Smart City”

Sensoworks propone un modello innovativo di città intelligente in grado di ridurre sensibilmente l’inquinamento delle cittàIl concetto di smart city punta all’indipendenza produttiva ed energetica delle città grazie all’utilizzo di tecnologie quali intelligenza artificiale, machine learning e big data. Infatti, tali tecnologie permetterebbero di riqualificare mezzi, edifici, infrastrutture e prodotti, utilizzando materie prime locali riciclate ed energia rinnovabile.

La tecnologia utilizzata dalle smart city, inoltre, renderebbe possibile prevedere la necessità di manutenzione di un ponte ad esempio o, addirittura, prevedere fenomeni quali terremoti, incendi domestici e boschivi, permettendo di intervenire con maggiore tempestività.

Fonte: https://www.prontobolletta.it/news/classifica-inquinamento-urbano/

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