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Armenia: si dimette il primo ministro, Nikol Pashinyan

Armenia: si dimette il primo ministro, Nikol Pashinyan

K metro 0 – Yerevan – Il premier armeno Nikol Pashinyan si è dimesso: “Oggi mi dimetto dal mio incarico di primo ministro“. Nel suo intervento Pashinyan ha annunciato che si candiderà come premier con il partito Contratto Civile, attualmente al governo. Nel frattempo, fino al voto, manterrà l’incarico di primo ministro ad interim. “Restituisco

K metro 0 – Yerevan – Il premier armeno Nikol Pashinyan si è dimesso: “Oggi mi dimetto dal mio incarico di primo ministro“. Nel suo intervento Pashinyan ha annunciato che si candiderà come premier con il partito Contratto Civile, attualmente al governo. Nel frattempo, fino al voto, manterrà l’incarico di primo ministro ad interim.

“Restituisco ai cittadini dell’Armenia il potere che mi hanno conferito, in modo che decidano il destino del governo attraverso elezioni libere ed eque”, ha detto. Dopo l’annuncio di Pashinyan, tutti i membri del suo governo, hanno rassegnato le proprie dimissioni, come richiesto dalla legge armena. Il premier dimissionario, ha detto che continuerà a svolgere i suoi doveri di capo del governo ad interim, fino allo svolgimento delle elezioni parlamentari anticipate il 20 giugno“. La mossa arriva il giorno dopo che l’amministrazione Biden, ha riconosciuto il genocidio del popolo armeno da parte delle forze ottomane nel 1915.

L’Armenia è entrata in una crisi politica dopo l’umiliante sconfitta militare nella regione di Nagorno Karabakh. Tuttavia, la pesante sconfitta ha generato proteste di massa in tutto il Paese, che hanno raggiunto il culmine a febbraio dopo che Pashinyan, ha accusato il massimo ufficiale militare dell’Armenia insieme a politici di spicco, di aver organizzato un colpo di stato. Per disinnescare la crisi, il mese scorso Pashinyan ha annunciato le elezioni anticipate, accolte con favore da eminenti membri dell’opposizione.

Secondo molti analisti, Pashinyan, manterrà probabilmente la sua presa sul potere dopo le elezioni del 20 giugno. Il suo partito “potrebbe non raccogliere più del 50% dei voti necessari per formare un nuovo governo, ma manterrebbe una maggioranza parlamentare in coalizione” con altri partiti, ha detto l’analista politico Stepan Grigoryan.

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Admir Ceman
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