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Europa: produzione di energia verde durante la pandemia

Europa: produzione di energia verde durante la pandemia

K metro 0 – Parigi – Secondo i dati elaborati da Reuters, l’energia rinnovabile ha raggiunto una quota importante della produzione globale di elettricità dallo scoppio della pandemia, suggerendo che nei prossimi anni potrebbe essere accelerata una transizione dall’inquinamento dei combustibili fossili. I sostenitori dell’energia tradizionale hanno a lungo sostenuto che le fonti energetiche pulite,

K metro 0 – Parigi – Secondo i dati elaborati da Reuters, l’energia rinnovabile ha raggiunto una quota importante della produzione globale di elettricità dallo scoppio della pandemia, suggerendo che nei prossimi anni potrebbe essere accelerata una transizione dall’inquinamento dei combustibili fossili.

I sostenitori dell’energia tradizionale hanno a lungo sostenuto che le fonti energetiche pulite, come i parchi eolici e solari, che dipendono da condizioni atmosferiche instabili, non possono essere ritenute affidabili per garantire forniture costanti di elettricità a reti nazionali.

Negli ultimi tre mesi i dati hanno dimostrato che l’energia rinnovabile è diventata più affidabile, secondo il parere degli esperti del settore, rappresentando ben oltre la metà della produzione in alcuni paesi europei, mentre gli operatori di rete hanno dimostrato di essere in grado di gestire con successo dosi più elevate di flussi di energia. La recente spinta per l’energia eolica e solare è arrivata per ragioni sbagliate: la crisi sanitaria ha portato il mondo alla recessione, spingendo il consumo di elettricità di oltre un quinto in alcuni paesi, secondo l’Agenzia internazionale dell’energia di Parigi (IEA).

I dati del gruppo finlandese di tecnologia energetica Wartsila, raccolti dai gestori di reti elettriche in Europa, mostrano che le energie rinnovabili hanno generato una media del 44% di energia in tutti le 27 nazioni e in Gran Bretagna da aprile a giugno, contro il 37,2% nello stesso periodo dell’anno scorso. I picchi giornalieri toccano il 53%.

Protagonista di questa trasformazione è stata l’Austria, che ha visto le fonti rinnovabili aumentare in media del 93% da un precedente 91%, grazie in gran parte all’energia idroelettrica. Il Portogallo ha visto la sua quota di energia rinnovabile salire al 67% dal 49%, mentre la Germania ha registrato una media del 54% dal 47,5%.

Kadri Simson, commissario europeo per l’energia, ha dichiarato a Reuters: “È incoraggiante l’aumento delle energie rinnovabili, attualmente stiamo valutando l’impatto dei più ambiziosi obiettivi climatici in vista del 2030, incluso il ruolo chiave delle energie rinnovabili”.

Inoltre, Ben Backwell, CEO del Global Wind Energy Council, un’associazione commerciale con sede a Bruxelles, ha affermato che i governi dovranno introdurre una serie di iniziative mirate se vogliono basarsi su esperienze recenti e rafforzare ulteriormente l’energia rinnovabile. Lo stesso ha aggiunto: “A seconda della rapidità di ripresa della domanda, ci aspetteremmo che i combustibili fossili storici tornino sul mercato e che la quota di energie rinnovabili torni a livelli più vicini a quelli precedenti alla pandemia, a meno che non vi siano cambiamenti politici”.

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