K metro 0 – Berlino – Dei ladri hanno fatto irruzione all’interno delle Volte verdi nel castello di Dresda, uno dei musei più antichi al mondo, riuscendo a trafugare tre pezzi “inestimabili” di una collezione di gioielli del XVIII secolo, che in fonti tedesche dicono non abbiano valore di mercato.

Il tesoro del Forte Augusto di Sassonia fu ordinato nel 1723 e contiene oggi al suo interno circa 4mila oggetti d’oro, pietre preziose e altri oggetti in mostra al castello di Dresda. Le autorità hanno raccontato che i ladri avrebbero aperto solamente una teca contenente tre pezzi di gioielleria barocca, costituiti ognuno da dozzine di gemme. “E’ una giornata amara per l’eredità culturale della Sassonia”, ha dichiarato il ministro dell’Interno dello stato, Roland Woeller, agli organi di stampa e poi ha aggiunto: “I ladri sono entrati in possesso di tesori dal valore inestimabile, e non solo quello materiale ma anche quello intangibile per lo stato della Sassonia, che non è possibile quantificare”. La polizia intanto ha annunciato una task force, denominata “Epaulette”, composta da 20 specialisti per risolvere il caso. Gli investigatori, intanto, secondo le prime rilevazioni effettuate sul posto, avrebbero collegato un incendio a un quadro elettrico vicino al museo al furto. Proprio questa operazione avrebbe permesso il colpo, i ladri si sarebbero avvalsi del blackout dell’illuminazione esterna per utilizzare una delle finestre, che sarebbe rimasta buia per un certo periodo di tempo, nel quale gli stessi sarebbero riusciti a raggiungere la sala dei gioielli.

Negli ultimi anni, in molti stati europei si sono registrati casi simili. Al Bode Museum di Berlino, nel 2017, fu trafugata una moneta di oro canadese di 100 kg, meglio conosciuta come “La Grande Foglia d’Acero”. I sospetti avrebbero distrutto la custodia protettiva e sarebbero riusciti a far passare il pesante artefatto attraverso una finestra del museo, per poi trasportarlo lungo i binari della ferrovia in una carriola. Il valore della moneta, tagliata a pezzi e venduta, si aggirava attorno ai 3,75 milioni di euro. Ad Amsterdam, invece, sempre nel 2017 sono tornati a disposizione del pubblico due dipinti che erano stati rubati 14 anni prima dallo stesso museo dopo un raid notturno. A gennaio del 2018 poi alcuni ladri si sono introdotti nel Palazzo Ducale a Venezia, riuscendo a rubare dei preziosi gioielli indiani facenti parte della famosa collezione di Al Thani, tra questi anche un ciondolo con un diamante da 10 carati. Il materiale video delle camere di sorveglianza ha immortalato uno dei colpevoli aprire tranquillamente una finestra, infilare i gioielli in tasca e scappare. La Polizia ha dichiarato che l’allarme è stato azionato solamente un minuto dopo, dando tempo ai ladri di scappare.

Sempre per quanto riguarda il mondo del lusso, è arrivata lunedì invece una notizia positiva sia per l’economia sia per la legalità. Il gruppo francese LVMH ha infatti concluso l’operazione di acquisto di Tiffany & Co. Per 16,2 miliardi di dollari, mettendo una delle più grandi firme mondiali sotto la sua ala, dopo Louis Vuitton, Christian Dior e Bulgari. In un comunicato pubblicato in giornata LVMH ha annunciato che entrerà in possesso dell’azienda fondata 182 anni fa e le sue 300 boutiques, per 135 dollari ad azione. Il valore è quindi maggiore rispetto all’offerta avanzata il mese scorso di 14,5 miliardi di dollari. Tiffany sta cercando di trasformare il brand, indirizzandolo a clienti più giovani e immersi nel mondo digitale. Per espandere il proprio business ha quindi deciso di appoggiarsi a un proprietario con più fondi.