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Ue, linee guida sulle norme di competenza consolare per le Regioni ucraine di Donetsk e Luhansk

Ue, linee guida sulle norme di competenza consolare per le Regioni ucraine di Donetsk e Luhansk

K metro 0 – Bruxelles – Questa settimana la Commissione europea e il Servizio europeo per l’azione esterna hanno fornito orientamenti agli Stati membri dell’UE e ai Paesi terzi dell’area Schengen su come predisporre le domande di visto per i residenti in aree non controllate dal Governo delle Regioni ucraine di Donetsk e Luhansk. Tale

K metro 0 – Bruxelles – Questa settimana la Commissione europea e il Servizio europeo per l’azione esterna hanno fornito orientamenti agli Stati membri dell’UE e ai Paesi terzi dell’area Schengen su come predisporre le domande di visto per i residenti in aree non controllate dal Governo delle Regioni ucraine di Donetsk e Luhansk.

Tale documento orientativo segue le conclusioni del Consiglio europeo del 20 giugno 2019 e le richieste di istruzioni da parte degli Stati membri in merito al rilevamento e al non riconoscimento dei passaporti rilasciati a seguito del decreto presidenziale russo del 24 aprile.

La guida fornita stabilisce una serie di criteri di trattamento uniformi per aiutare i consolati degli Stati membri a stabilire il luogo effettivo di residenza legale dei titolari di passaporto russo, nonché informazioni dettagliate su come trattare le domande di visto. da parte di coloro che possiedono un passaporto russo e risiedono appunto in aree al di fuori del controllo del Governo delle Regioni ucraine di Donetsk e Luhansk. Questi orientamenti contribuiranno a garantire la corretta e coerente applicazione delle norme UE in materia di visti Schengen, Federazione Russa e Ucraina, tenendo anche conto della possibilità, per i cittadini ucraini, di ottenere passaporti biometrici ucraini e di viaggiare verso l’UE senza visto.

Il documento inviato da Commissione europea e Servizio europeo per l’azione esterna fornisce una guida sui seguenti aspetti:

norme di competenza consolare territoriale – in base al codice dei visti dell’UE, i richiedenti il visto Schengen che sono legalmente residenti in zone al di fuori del controllo delle Regioni ucraine di Donetsk e Luhansk dovrebbero, in linea di principio, richiedere un visto presso i consolati degli Stati membri in Ucraina, indipendentemente dal documento di viaggio in loro possesso;

chiare informazioni al pubblico: in applicazione del codice dei visti UE, gli Stati membri di Schengen dovrebbero fornire informazioni chiare e complete su come e dove richiedere un visto. I consolati degli Stati membri nella Federazione Russa e in Ucraina (così come i loro centri per i visti) dovrebbero quindi chiarire che i residenti in aree fuori del controllo governativo nelle regioni ucraine di Donetsk e Luhansk devono richiedere un visto al consolato del pertinente Stato membro Schengen in Ucraina. Dovrebbero anche spiegare che i cittadini ucraini in possesso di un passaporto biometrico non hanno bisogno di un visto per viaggiare;

criteri per l’individuazione dei passaporti rilasciati a seguito del decreto del 24 aprile: l’insieme dei criteri stabiliti è inteso ad aiutare i consolati degli Stati membri a rilevare i passaporti russi rilasciati ai residenti di zone al di fuori del controllo del Governo su Donetsk e Luhansk. Tali criteri possono servire da base per una politica di non riconoscimento di tali passaporti, che gli Stati membri devono attuare nell’esercizio delle loro competenze esclusive.

Il 24 aprile 2019, il Presidente della Federazione Russa ha firmato un decreto che facilita la concessione della cittadinanza russa e il rilascio di passaporti russi ai residenti in aree al di fuori del controllo del Governo delle Regioni ucraine di Donetsk e Luhansk. Secondo tale decreto, i residenti di queste regioni possono richiedere la cittadinanza russa attraverso un documento di riconoscimento rilasciato dalle cosiddette “autorità” in aree non controllate dal Governo, senza che sia necessario risiedere nella Federazione Russa.

Nelle conclusioni adottate il 20 giugno 2019, il Consiglio europeo ha espresso profonda preoccupazione per il decreto presidenziale russo di aprile, affermando che tale atto è contrario allo spirito e agli obiettivi degli accordi di Minsk per la soluzione del contenzioso russo-ucraino. Ha deciso di prendere in considerazione altre opzioni, tra cui il non riconoscimento di questi passaporti rilasciati in contraddizione con gli accordi di Minsk.

Gli orientamenti trasmessi questa settimana sono stati elaborati in stretta collaborazione con gli Stati membri e i Paesi associati a Schengen. Tale documento non è pubblico, poiché contiene indicazioni per i consoli degli Stati membri su come rilevare tali passaporti.

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