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Eurozona. Tasso di disoccupazione ai minimi storici, la Bce chiede uno sforzo ai governi

Eurozona. Tasso di disoccupazione ai minimi storici, la Bce chiede uno sforzo ai governi

K metro 0 – Francoforte – Mario Draghi, presidente uscente della Banca centrale europea, nella giornata di lunedì ha spiegato al Financial Times che le misure di stimolo, inclusi i tassi d’interesse negativi, rimarranno in piedi ancora più a lungo se i governi non dovessero aumentare la spesa per sostenere la crescita. “Le nostre politiche

K metro 0 – Francoforte – Mario Draghi, presidente uscente della Banca centrale europea, nella giornata di lunedì ha spiegato al Financial Times che le misure di stimolo, inclusi i tassi d’interesse negativi, rimarranno in piedi ancora più a lungo se i governi non dovessero aumentare la spesa per sostenere la crescita.

Le nostre politiche monetarie continueranno ad essere valide, a un ritmo meno sostenuto, se i governi non dovessero incrementare la spesa. Abbiamo Paesi che possiedono spazio fiscale e non lo utilizzano”, ha dichiarato Draghi. I 19 governi dell’Eurozona, secondo la sua visione, dovrebbero pensare meno alle proprie priorità e più a quelle dell’unione monetaria. La Francia ha proposto di instaurare un fondo centrale per l’Eurozona ma le altre nazioni, inclusa la Germania (l’economia più grande del gruppo), hanno posto dei limiti alla sua grandezza e confinato il suo scopo alla sola promozione di riforme per le imprese, piuttosto che a quello di rendere stabile l’economia in situazioni critiche. Berlino ha continuato a superare il budget di spesa negli anni ma riducendo l’entità degli sforamenti e ha introdotto un pacchetto di misure con l’obiettivo di diminuire le emissioni di anidride carbonica, parte della campagna per fronteggiare i cambiamenti climatici che rientra tra le spese a carico del governo. Gli analisti della Deutsche Banck, comunque, credono che l’operazione non pesi più di tanto sul budget, visto che i costi saranno ammortizzati da introiti addizionali. I critici, invece, credono che i prossimi interventi andranno a privare i risparmiatori dei guadagni sugli interessi e verrà eliminata la pressione sui governi dell’Eurozona in merito alla messa in ordine delle proprie finanzi. Draghi dal canto suo ha risposto che sono stati creati 11 milioni di posti di lavoro grazie alle politiche di stimolo introdotte sin dalla Grande Recessione.

I dati ufficiali forniti dall’Eurostat rimangono incoraggianti, soprattutto per quanto riguarda il tasso di disoccupazione nei Paesi che utilizzano l’euro: ad agosto è crollato a picco fino ad arrivare al minimo da maggio 2008. Lunedì l’agenzia statistica dell’Unione europea ha rivelato che si è passati dal 7,5% di luglio al 7,4% di agosto, 12,17 milioni di persone sono senza lavoro nell’Eurozona, circa 115 mila in meno del mese prima. La crescita del blocco comunque continuerà a rallentare e con essa  il ritmo delle diminuzioni nel numero di disoccupati. Tra le altre cose, l’inflazione verrà controllata abilmente e l’aumento degli stipendi sarà favorito.Proprio il tasso di disoccupazione in Germania è scivolato al 4,9% a settembre, facilitato da un’ondata di assunzioni avvenuto dopo le vacanze estive. La Federal Labor Agency ha spiegato lunedì che la percentuale di disoccupati di agosto si assestava attorno al 5,1% ad agosto mentre lo scorso mese sono stati registrati 2,234 milioni di individui senza lavoro, 85 mila in meno rispetto al mese precedente e 22 mila rispetto a un anno prima. In termini stagionali, il tasso di disoccupazione è rimasto stabile al 5% per il quinto mese consecutivo.

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