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Conte superate le perplessità, inizia le consultazioni dei partiti

Conte superate le perplessità, inizia le consultazioni dei partiti

K metro 0/Jobsnews – Roma – Salito di prima mattina al Quirinale per accettare l’incarico che gli ha conferito il Capo dello Stato Sergio Mattarella, Giuseppe Conte ha lanciato subito una lista di parole d’ordine che segnano una discontinuità rispetto al suo precedente governo. Anzi, alla sua prima esperienza a Palazzo Chigi il premier incaricato sostanzialmente non ha

K metro 0/Jobsnews – Roma – Salito di prima mattina al Quirinale per accettare l’incarico che gli ha conferito il Capo dello Stato Sergio Mattarella, Giuseppe Conte ha lanciato subito una lista di parole d’ordine che segnano una discontinuità rispetto al suo precedente governo. Anzi, alla sua prima esperienza a Palazzo Chigi il premier incaricato sostanzialmente non ha fatto cenno se non per le sue riflessioni personali. “La prospettiva di avviare una nuova esperienza di governo, con una maggioranza diversa dalla precedente, mi ha sollevato più di qualche dubbio”, ha ammesso Conte. Che poi ha chiosato: “Ho superato le perplessità, forte della consapevolezza di aver cercato di operare sempre nell’interesse di tutti i cittadini, nessuno escluso”. Se 14 mesi fa, quando aveva accettato l’incarico alla guida di un esecutivo sostenuto da una maggioranza formata da M5s e Lega, Conte si era definito “l’avvocato del popolo”, oggi il professore di Diritto ha parlato invece di “nuovo umanesimo” ed un governo “per e non contro” all’insegna “della novità”. Con delle priorità che sembrano aprire ad alcuni dei temi più classici del centrosinistra, dal lavoro alla solidarietà sociale, alla scuola e alla ricerca scientifica, senza invece menzionare i provvedimenti per disciplinare l’immigrazione, cavallo di battaglia della maggioranza gialloverde.

“Siamo a poche settimane dall’inizio della sessione di bilancio. Mi metterò subito all’opera per una manovra che contrasti l’aumento dell’Iva, tuteli i risparmiatori, dia una solida prospettiva di crescita e sviluppo sociale”, ha sottolineato Conte parlando al Quirinale. Sterilizzazione dell’aumento dell’Iva e attenzione per la crescita sostenibile come priorità, dunque. Poi il presidente incaricato ha chiarito i confini del ruolo da giocare sul piano internazionale del nuovo esecutivo a cui sta lavorando: “Dobbiamo recuperare il tempo sin qui perduto per consentire all’Italia di svolgere quel ruolo da protagonista che merita un Paese fondatore”. Ed ha accennato al rapporto con gli Stati Uniti, dopo aver incassato nei giorni scorsi anche l’endorsement di Donald Tump. Un ribadire insomma la consolidata tradizione del binomio atlantismo ed europeismo. Dal pomeriggio Conte partirà con il suo giro di consultazioni con i partiti. Nel frattempo l’ex alleato di governo, Matteo Salvini, ha lanciato una manifestazione a Roma per il 19 ottobre, definendola “una grande giornata di orgoglio italiano”. Una piazza motivata dal leader della Lega “perché è in corso un furto della democrazia, una minoranza della minoranza sconfitta a tutte le elezioni sta cercando di rientrare dalla finestra”. Per il nuovo alleato di governo dei 5 Stelle, il Pd, ha parlato il capogruppo alla Camera Graziano Delrio, uno dei mediatori in questi giorni di trattativa: “Abbiamo lavorato bene con i capigruppo M5S sui temi da portare avanti. Il difficile per Conte viene ora, bisogna uscire da alcune ambiguità, ci sono investimenti pubblici e privati importanti da sbloccare”.

La posizione di LeU espressa da Loredana De Petris e Federico Fornaro: “essenziale che si tratti davvero di un governo di svolta”

“Con il conferimento dell’incarico a Giuseppe Conte e le prime dichiarazioni del Presidente incaricato si inizia finalmente ad affrontare il vero tema decisivo: il progetto e le scelte del governo di svolta. Solo con la definizione tempestiva di un profilo programmatico sarà infatti possibile valutare i caratteri del futuro governo e verificare quanto sostanziale sia la discontinuità giustamente invocata anche dal segretario del Pd Zingaretti” affermano i capigruppo di LeU al Senato e alla Camera, Loredana De Petris e Federico Fornaro. “Per noi è essenziale che si tratti davvero di un governo di svolta – proseguono i capigruppo di LeU – nel quale la discontinuità sia garantita non dallo spostamento di questo o quel ministro ma da un approccio diverso nei confronti dei temi decisivi per il futuro di questo Paese: l’emergenza costituita dai cambiamenti climatici, la riconversione ecologica, la sanità, il lavoro, la lotta alla precarietà, le diseguaglianze, il Mezzogiorno, il modello di sviluppo, le politiche dell’immigrazione, la difesa delle conquiste e dei diritti delle donne. È su questi fronti che ci confronteremo con il Presidente incaricato”, concludono De Petris e Fornaro.

Emilio Miceli, segretario confederale Cgil: “confronto serrato con i sindacati sulle politiche industriali”

‘Dati preoccupanti che spiegano più di tante parole e il presidente incaricato Giuseppe Conte non può non tenerne conto. Il Paese ha bisogno di investimenti pubblici e di politiche industriali di settore orientate all’innovazione; di tutele sociali a difesa dell’occupazione e delle professionalità; di uscire dall’immobilismo nella gestione delle crisi d’area complessa’ scrive in una nota il segretario confederale della Cgil Emilio Miceli dopo i dati Istat che definisce “insieme a quelli pesanti diffusi dall’Inps sulla cig una miscela esplosiva. Serve un confronto serrato con i sindacati e la consapevolezza che la congiuntura industriale sfavorevole dovrà essere la priorità da affrontare. Siamo dentro una crisi delicata, occorrerà – conclude – trovare gli strumenti per uscirne, a partire dalla prossima Legge di Bilancio’.

 

di Pino Salerno

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